Una banca dati disponibile per tutti sulle buone pratiche per la
sostenibilità locale, intesa come strumento di lavoro al servizio di
quanti sono interessati a ciò che di innovativo si sta facendo nel campo
dello sviluppo sostenibile
GELSO – GEstione Locale per la SOstenibilità è un progetto istituzionale di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) si propone di favorire la diffusione delle buone pratiche di sostenibilità locale.
Le buone pratiche sono raccolte in una banca dati disponibile online attraverso un sito web
che permette la diffusione di un’aggiornata informazione sui principali
settori d’intervento delle politiche sostenibili attraverso una
elaborazione che ne consente la fruizione non solo da parte degli
operatori tecnici, ma anche da chiunque possa essere interessato alle
tematiche di sostenibilità. L’obiettivo primario di GELSO è creare una “rete”
attiva di scambio di informazioni tra tutti coloro che sono impegnati a
mettere in atto interventi di sostenibilità a livello locale.
La raccolta di buone pratiche deve costituire un insieme
rappresentativo di iniziative progettuali rispetto alla varietà delle
azioni effettivamente realizzate, esemplificando differenti tipologie di
esperienze, settori di intervento, ambiti territoriali e scale
dell’intervento (locale, regionale, nazionale o comunitario), ma anche
differenti tipologie di soggetto attuatore (pubblico e privato) e
destinatari dell’intervento. Elementi centrali delle buone pratiche sono
il carattere innovativo, ovvero la capacità di produrre soluzioni nuove
o che interpretino in modo creativo soluzioni già sperimentate, la
trasferibilità e la riproducibilità vale a dire la possibilità di
replicare alcuni aspetti del modello proposto in altri contesti o
applicarli alla risoluzione di altri problemi. Un’altra caratteristica
importante delle buone pratiche è quella di contribuire a integrare e
migliorare le policy di cui sono espressione. Poiché le Amministrazioni
locali hanno il compito di affrontare e risolvere i problemi contingenti
ambientali, economici, sociali con risposte immediate e concrete, è
indispensabile una informazione e diffusione capillare delle esperienze
messe in atto, affinché le esperienze di ognuno siano di valido supporto
al lavoro di tutti. Inoltre l’accesso a queste informazioni offre la
possibilità di avviare nuove partnership tra città che condividono
politiche e obiettivi o di favorire alleanze tra attori locali intorno a
specifici progetti.
I progetti inseriti (oltre 1.000) riguardano i principali settori di intervento delle politiche sostenibili: Strategie
partecipate e integrate, Agricoltura, Edilizia e Urbanistica, Energia,
Industria, Mobilità, Rifiuti, Territorio e Paesaggio, Turismo.
Il settore Strategie partecipate e integrate comprende progetti
caratterizzati da un approccio integrato e transdisciplinare, progetti
che adottano metodi partecipativi, iniziative di formazione ambientale
ed attività volte al miglioramento della sostenibilità degli stili di
vita e dei modelli di produzione e di consumo. Una analisi quantitativa
dei settori di intervento mostra che i progetti relativi alle Strategie
partecipate e integrate costituiscono una consistente parte delle
pratiche inserite (30%), seguiti da quelli relativi al territorio e
paesaggio (22%) e all’energia (10%).
La metodologia di ricerca dei progetti è basata sul
contatto diretto con i soggetti promotori, che vengono selezionati nel
corso approfondimenti tematici sulle politiche chiave per la
sostenibilità locale, tra i vincitori di bandi di concorso e di
finanziamenti nazionali o comunitari, oppure mediante collaborazioni con
associazioni o soggetti istituzionali con competenze specifiche nei
vari settori di intervento.
La raccolta dei progetti è in ogni caso aperta e inclusiva, perché
qualsiasi pubblica amministrazione o soggetto privato può segnalare il
proprio progetto attraverso il modulo presente sul sito.
In seguito le proposte di nuove buone pratiche vengono selezionate in base ai criteri di ammissibilità
(il progetto deve essere già avviato, deve essere esportabile e
ripetibile in altri contesti territoriali, deve essere coerente con
obiettivi di qualità e target di sostenibilità adottati in ambito
nazionale e internazionale, perseguire almeno un obiettivo in ciascuna
delle tre dimensioni della sostenibilità: ambientale, sociale ed
economica) ed ai criteri di qualificazione, legati agli obiettivi specifici dei singoli settori di intervento.
I progetti selezionati come buone pratiche vengono poi inseriti in
banca dati con il format della Scheda GELSO di rilevamento, che contiene
i dati necessari per un inquadramento generale della buona pratica,
cioè una breve descrizione degli obiettivi e delle attività, la
tempistica e i dati finanziari, i contatti del responsabile e
dell’amministrazione promotrice ed i riferimenti per ulteriori
approfondimenti.
I progetti censiti vengono successivamente monitorati
attraverso la compilazione di una Scheda di monitoraggio, a cura del
soggetto promotore, in cui viene auto-valutato il raggiungimento dei
risultati e vengono descritte le modalità di realizzazione (creazione di
partnership e collaborazioni, promozione dell’informazione e della
partecipazione dei destinatari e della comunità locale, formazione delle
unità operative, influenza su altre politiche e sviluppi futuri), le
criticità affrontate e vengono indicate le modalità di diffusione e
trasferimento dell’esperienza .
Per la sua attività di diffusione delle buone pratiche per lo sviluppo sostenibile, GELSO è inserito tra i Sistemi di monitoraggio locale
nel Rapporto italiano sull’attuazione della “Strategia europea per lo
sviluppo sostenibile” e nel Rapporto Nazionale sull’attuazione della
Convenzione di Aarhus.
Il sito web del Progetto GELSO mette a disposizione degli utenti anche delle survey di approfondimento sulle seguenti tematiche:
Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici,
che raccoglie buone pratiche con carattere trasversale che coinvolgono i
temi della mobilità, dell’energia e della pianificazione territoriale.
Paesaggio,
con l’intento di dare valore ad azioni, interventi, opere di cui siano
documentabili risultati significativi in termini di miglioramento della
qualità del paesaggio. All’interno di questo settore sono contenuti
anche i progetti sul paesaggio in attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio (CEP).
Turismo sostenibile,
con lo scopo di rilevare le attività messe in atto al fine di
conciliare questa attività economica con la tutela dell’ambiente
naturale e dell’identità e delle tradizioni culturali del territorio.
Aree naturali protette, survey
predisposta in collaborazione di Federparchi, per valorizzare il ruolo
delle aree protette come modello di gestione e tutela del territorio.
Agricoltura,
che raccoglie buone pratiche che testimoniano la multifunzionalità
delle aziende agricole come presidio di tutela della biodiversità e del
territorio.
Aree verdi, survey
che raccoglie un insieme rappresentativo di iniziative progettuali per
la gestione del verde urbano, inserendosi nell’ambito delle attività del
Comitato per lo sviluppo del verde pubblico del Ministero dell’Ambiente per il monitoraggio dell’attuazione delle disposizioni della legge 29 gennaio 1992, n. 113.
fonte: http://ambienteinforma-snpa.it/