L’ecovillaggio che autoproduce tutta l’energia (e il cibo) di cui ha bisogno

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Alle porte di Amsterdam sta nascendo un ecovillaggio che non avrà bisogno di ricorrere all’energia della rete elettrica o al consueto sistema alimentare. Diventerà un vero e proprio modello di autosufficienza e di sostenibilità per il futuro.
Una comunità di persone che hanno scelto uno stile di vita più sostenibile rispetto alla frenesia cittadina ha deciso di dare vita a ReGen Village. Si tratta in realtà di un progetto più ampio che vorrà comprendere più ecovillaggi nei Paesi Bassi e nel resto del mondo.
L’idea è di fondare un nuovo tipo di comunità pensata per essere completamente autosufficiente sia dal punto di vista energetico che alimentare oltre che per quanto riguarda il riciclo dei rifiuti, in cui non ci saranno sprechi.
Ad esempio dagli scarti alimentari si otterrà il compost necessario per la coltivazione di frutta e verdura. All’interno dell’ecovillaggio ci saranno delle coltivazioni da agricoltura biologica ad alto rendimento, combinate con la permacultura e con le foreste urbane per la coltivazione di alberi da frutto.
La produzione di energia avverrà grazie ad un mix di solare termico, fotovoltaico, eolico, geotermico e biomasse. Così gli scarti agricoli si potranno trasformare in una fonte di energia utile per l’autosufficienza. Un impianto per il biogas trasformerà in energia i rifiuti non compostabili. Ci sarà un sistema per la raccolta dell’acqua piovana e le acque grigie serviranno per irrigare gli orti.

Gli ideatori del progetto stanno creando un modello di ecovillaggio sostenibile ed efficiente facile da esportare a livello globale. Il primo ReGen Village si trova a 20 minuti di treno da Amsterdam, nella località di Almere.

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La nascita del progetto si è ispirata a un documento dell’Onu del 2013 che vedeva negli ecovillaggi una soluzione sostenibile per migliorare il mondo. Ci si attende che il primo ecovillaggio di questo progetto riesca a produrre tutta l’energia di cui ha bisogno e almeno la metà del cibo necessario.

Ovviamente, ad esempio, non si potranno coltivare banane o caffè e potrà restituire alla rete elettrica locale l’energia prodotta in sovrappiù. Il completamento dell’ecovillaggio alle porte di Amsterdam è previsto per il 2017.



fonte: www.greenme.it