
ROMA - Gli stessi rifiuti che hanno devastato l’immagine di Napoli e mandato in crisi più di una giunta capitolina possono diventare una risorsa preziosa. A Milano oggi un'auto ha fatto il pieno con i reflui fognari trattati nel depuratore di Niguarda-Bresso. La sperimentazione è nata da un accordo tra il gruppo Cap, l’azienda pubblica che gestisce il servizio integrato della città metropolitana di Milano, e Fca.
''Sta per nascere il primo distributore italiano di biometano a chilometro zero da reflui fognari'', spiega Alessandro Russo, presidente del gruppo Cap. ''Trasformare i depuratori in bioraffinerie in cui dall’acqua sporca nascono nuovi prodotti, riaprire i canali e le rogge costruiti nel medioevo per ridurre l’impatto delle bombe d’acqua, sono tutte tessere di un mosaico di sostenibilità che si può realizzare in tempi brevi''.
Secondo i calcoli del gruppo, il solo depuratore di Niguarda-Bresso potrebbe produrre 341 tonnellate di biometano, sufficienti ad alimentare 416 veicoli che percorrono 20 mila chilometri l’anno. Con un costo di produzione di 0,58 euro al chilo, circa un terzo in meno del metano oggi acquistabile sul mercato. Un esperimento che interessa il gruppo Fca che ha 12 modelli di auto a gas pronti ad andare a biometano e che testerà le prestazioni delle vetture alimentate con i reflui di Milano.
''Solo dal sistema dei rifiuti urbani si potrebbero ricavare 670 milioni di metri cubi di biometano: è il 70% della produzione nazionale di metano e il 2% del consumo'', commenta Andrea Barbabella, responsabile energia della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. ''E’ una ricchezza che si spreca perché il sistema di recupero è bloccato''.
''Per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani occorre aumentare la quota di frazione organica sottratta allo smaltimento: se si arrivasse a raccogliere il 72,5% dei rifiuti bio prodotti dalle famiglie italiane, da qui al 2020 potrebbe svilupparsi una vera e propria filiera di produzione del biometano facendo marciare con gli scarti della cucina tutta la flotta di automezzi della nettezza urbana'', aggiunge Alessandro Marangoni, il ceo di Althesys che sta preparando il rapporto Was 2016 sulle potenzialità economiche nel settore dei rifiuti. ''Ci sono benefici valutabili, a livello economico, in oltre 1,3 miliardi di euro''.
fonte: Rete Nazionale dei Comitati Rifiuti Zero