VI Rapporto Anci - Conai su raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti

9 Regioni e 3.549 Comuni oltre l'obiettivo UE del 50% di riciclo dei rifiuti.
E l'Umbria? Non pervenuta! (ndr)
















È stato di recente pubblicato il rapporto Anci-Conai su raccolta differenziata e riciclo rifiuti da cui emerge che cresce il numero delle regioni, da otto a nove, che hanno raggiunto l'obiettivo UE del 50% di avvio a riciclo fissato per il 2020, con ben 5 anni di anticipo.
Si tratta di: Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Sardegna e Valle D'Aosta.
Vicine al raggiungimento dell'obiettivo troviamo la Campania, la Toscana e l'Abruzzo.
I Comuni che hanno già superato l'obiettivo posto dalla Direttiva Europea sono 3.549, un dato in aumento del 13% rispetto al 2014 e del 58,29% rispetto al 2013; tra questi ben il 60% raggiunge il tetto del 65% di raccolta differenziata.
Lo studio evidenzia un lieve aumento (+0,78%) della produzione dei rifiuti urbani nel 2015, che si attesta a 512 kg per abitante, mentre la percentuale di raccolta differenziata (+3,32%) cresce più velocemente rispetto a quella di avvio al riciclo (+1,77%), una forbice dovuta in larga parte alla qualità dei materiali raccolti.
L'intercettazione pro capite di raccolta differenziata segna un +7,90% con 253 kg per abitante, sia pur con grandi differenze fra Regione e Regione: si passa dai 357 kg della Liguria ai 54,81 della Sicilia.
Il rapporto sottolinea anche un aumento della quantità di raccolta differenziata conferita ai consorizi del Conai e successivamente re-inserita nei cicli produttivi, a dimostrazione di una certa attitudine dei cittadini alla separazione dei materiali recuperabili; a fronte di questo si assiste però ad un peggioramento della qualità dei materiali stessi, a testimonianza di quanto sia importante continuare ad informare i cittadini sulle corrette pratiche per effettuare la raccolta differenziata.
Grazie all’incremento delle quantità di rifiuti avviati al riciclo, si sono evitate emissioni di CO2 equivalenti pari a 1.792.064 tonnellate, un dato in aumento del 32,75%.
In sostanza dal rapporto emerge l'immagine di un Paese a due velocità, con un Nord dotato di impianti più adeguati e di una maggiore sensibilità rispetto alla tematica della raccolta differenziata. Se le regioni del Centro-Nord raggiungono in media quasi il 50% di effettivo riciclo, la gran parte del Mezzogiorno, in assenza di provvedimenti straordinari, difficilmente riuscirà a centrare l’obiettivo entro il 2020. Dal Sud iniziano comunque ad arrivare segnali incoraggianti: spicca il dato della Calabria, che registra un +54,65% di intercettazione pro capite di raccolta differenziata, seguita dalla Campania (+39,60%) e dalla Puglia (+11,62%).
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fonte: www.arpat.toscana.it