Rifiuti, gestione illecita è un reato comune

















Il reato di gestione illecita di rifiuti (articolo 256, Dlgs 152/2006) può essere commesso da chiunque, anche in maniera occasionale, non essendo necessar ia una qualifica par ticolare dell'agente.
La Suprema Corte ha con sentenza 14 dicembre 2016, n. 52829 confermato la natura di reato comune della gestione non autorizzata di rifiuti. Il reato previsto dall’articolo 256, Dlgs 152/2006 può essere infatti commesso anche da chi si trovi a realizzare la condotta incriminata non nello svolgimento di un’attività pr imar ia ma in maniera occasionale e consequenziale ad altra attività principale.
Nel caso in esame, la Suprema Corte ha confermato la condanna degli imputati sardi che avevano effettuato attività di raccolta e smaltimento r ifiuti non pericolosi (sfabbricidi) senza autorizzazione. A nulla sono valse le argomentazioni sostenute dagli imputati circa la occasionalità della condotta, trattandosi appunto di reato comune.

documenti di riferimento
Area Normativa / Rifiuti / Normativa Vigente
Dlgs 3 aprile 2006, n. 152
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Area Normativa / Rifiuti / Giurisprudenza
Sentenza Cassazione, 14 dicembre 2016, n. 52829
Rifiuti - Gestione illecita sfabbricidi - Articolo 256, comma 1, Dlgs 152/2006 - Reato comune - Condotta
occasionale - Sufficienza

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