Seduto tra i rifiuti in fiamme di una discarica a cielo aperto. E’ un’immagine desolante quella di un orso fotografato in Canada da Troy Moth, che lascia l’amaro in bocca e mostra ancora una volta, il grido d’aiuto della natura distrutta dalla mano dell’uomo.
Una foto che ha fatto il giro del mondo, che fa tenerezza da un lato, rabbia dall’altro. Un orso con aria confusa e spaesata
è seduto sopra un letto di immondizia. Una scena quasi surreale, dove
bottiglie di plastica, sacchetti e rifiuti di ogni sorta lo circondano.
Alle spalle il bosco che brucia,
lui rassegnato rovista in cerca di cibo. La scena è stata immortalata
in una discarica a cielo aperto dal fotografo canadese, che si trovava
in una comunità dell'Ontario, in Canada, per girare un documentario.
Troy Moth non si aspettava di trovarsi
di fronte a una situazione del genere, infatti non è riuscito a scattare
subito la sua foto.
"Una volta arrivato in quel luogo incredibile non sono riuscito a scattare. Il giorno dopo son tornato indietro, ero più preparato ad affrontare quella situazione", scrive su Instagram.
Il fotografo canadese era, come
dicevamo, in una comunità dell’Ontario per girare un documentario, ma
ciò che l’ha colpito di più è stata un’intera vallata invasa dai rifiuti. Laddove doveva esserci una natura selvaggia c’era la distruzione più totale.
"Ho pianto quando ho scattato la foto, ho pianto quando ci ho lavorato. E di nuovo ho pianto tante volte quando ho ripensato a quel momento. E' sicuramente la fotografia più straziante che io abbia mai scattato", continua Moth.
Lo scatto è stato chiamato 'Invisible Horseman - 2017',
ovvero il cavaliere invisibile, con un chiaro riferimento ai cavalieri
dell'apocalisse., il perché lo spiega sempre in un post di Instagram.
"Il tema dell'apocalisse è molto evidente in questa fotografia. L'ho percepito quando ho preso la macchinetta e ho scattato la foto. Mi trovavo in un luogo isolato, non c'era nulla per miglia e miglia, solo rifiuti e natura. In quel momento ho realizzato come tutto quello fosse distante da noi, come tutto quello fosse in realtà invisibile agli occhi umani".
fonte: www.greenme.it