Agenzia Europea per l'Ambiente e rifiuti marini

Analisi dei dati raccolti da gruppi di volontari in quattro mari europei






















Una nuova analisi dell'Agenzia europea per l'ambiente (EEA) sui rifiuti marini mostra i dati raccolti da gruppi di volontari presso le spiagge di quattro mari regionali europei: il Mar Baltico, il Mar Nero, il Mar Mediterraneo e l'Oceano Atlantico nord-orientale.
Utilizzando l'app mobile Marine LitterWatch dell'EEA, i gruppi di volontari hanno raccolto dati sui rifiuti in 1627 eventi di pulizia della spiaggia tra il 2014 e il 2017. L'EEA è stata responsabile del controllo della qualità dei dati e dell'analisi dei risultati.
L’Unione Europea si è dotata di una Strategia Marina (Marine Strategy Framework Directive 2008/56/EC) che prevede molte attività e monitoraggi, compresi quelli dei rifiuti spiaggiati e delle plastiche e microplastiche nelle acque marine. L’Agenzia europea per l’ambiente integra dunque queste attività, svolte dalle istituzioni di tutti i paesi rivieraschi europei, con un'iniziativa di citizen science rivolta a favorire la sensibilizzazione e quindi il coinvolgimento dei cittadini.
L’app Marine LitterWatch consente infatti agli utenti di monitorare, identificare e segnalare gli oggetti di rifiuti marini trovati sulle spiagge utilizzando l’elenco standard previsto dalla Strategia marina. Infatti, affinché questo monitoraggio basato sulla partecipazione possa supportare (e integrare) il monitoraggio ufficiale, i dati devono essere raccolti seguendo le linee guida di monitoraggio della Strategia. Ciò consente la comparabilità dei dati raccolti dagli Stati membri nei mari regionali europei e nell’insieme dell’UE.
Sulla base dei nuovi dati, gli oggetti più comuni trovati sulle spiagge comprendono mozziconi di sigarette e filtri, pezzi di plastica e polistirene, frammenti di vetro e ceramica, bicchieri e coperchi di plastica, bastoncini di cotone, borse per la spesa, pacchetti, corde e bottiglie. Per quanto riguarda i materiali, le materie plastiche usa e getta sono di gran lunga i rifiuti marini più presenti in tutti e quattro i mari regionali.
I nuovi dati registrati con l'app EEA sono coerenti con i dati ufficiali rilasciati, ad esempio, nel quadro del Gruppo tecnico della direttiva quadro sulla strategia marina su Marine Litter e la prima strategia europea in materia di plastica. Questa constatazione, secondo l'EEA, mostra che i dati registrati dai volontari possono integrare i dati ufficiali sui rifiuti marini e quindi contribuire ad affrontare il problema.
L'app Marine LitterWatch dell'EEA è disponibile per dispositivi Android e iOS. L'app può essere scaricata gratuitamente da Google Play e dall'App Store.
Per chi vuole approfondire:
fonte: http://www.arpat.toscana.it