«In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica» ( Mahatma Gandhi )















Finalmente, con un atto tardivo ma  ufficiale,  anche il gruppo di maggioranza del Comune di Città di Castello ha di fatto confermato che il Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina Altotevere Sud aveva ragione nel sollevare perplessità e preoccupazioni circa la vicenda Color Glass.
L’analisi degli avvenimenti,  da oltre un anno a questa parte, non può tuttavia non tenere conto del valido supporto e della costante determinazione con la quale,  i gruppi di minoranza di Castello Cambia, Tiferno Insieme e  Movimento 5 Stelle,  hanno condiviso,  proposto e sostenuto, all’interno delle Istituzioni, le preoccupazioni delle persone di Trestina e del Comitato che le rappresenta.
Le argomentazioni a supporto dei  molti interventi, anche  nell’ultimo consiglio comunale del 10 settembre u.s., hanno più volte tentato di marcare un confine tra politica e, avvenimenti, fatti, situazioni, e circostanze che caratterizzano la vita di tutti i giorni dei cittadini.
A  tal proposito appunto ci sembra che il titolo del nostro comunicato odierno appaia quanto mai appropriato.
Quello che ci sembra strano però è il fatto che proprio coloro che rappresentano nelle locali istituzioni pubbliche, questa altissima e onorabile funzione, siano quelli che sbeffeggiano, irridono e tentano, peraltro senza alcuna speranza di riuscire, di screditare i cittadini che riunendosi in liberi e spontanei Comitati, cercano di rappresentare situazioni diffuse di malessere e preoccupazione per la propria salute, spendendo il loro tempo, sacrificando la loro famiglia, studiando, incaricando professionisti ...
Ma tant’è, certi atteggiamenti si qualificano da soli, e partoriscono poi risultati conseguenti al grado di capacità nell’affrontare, analizzare e risolvere le diverse problematiche della Comunità.
Nella proposizione delle diverse problematiche che riguardano il territorio di Trestina ma anche quelle non meno allarmanti della zona di Calzolaro (emissioni maleodorandi, via vai di camion riconducibili al trattamento di rifiuti), il Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina Altotevere Sud ha sempre ribadito di voler rappresentare tutti i cittadini, con la chiara distinzione da tutti i gruppi politici, non a caso nello statuto di costituzione è riportato distintamente che coloro che sono iscritti ad un partito politico o che fanno parte di raggruppamenti politici attivi, non possono essere iscritti a Comitato.
Quindi respingiamo al mittente la strumentale quanto stantia classificazione di appartenenza ad un qualsiasi raggruppamento politico.
Siamo consapevoli che chi rivendica con costanza e determinazione il diritto di voler  vivere in  luoghi salubri e scevri da rischi per la salute, possa entrare in contrasto con coloro che invece perseguono esclusivamente la logica del profitto a tutti i costi, ma è proprio su tale discrimine che riteniamo,  si debbano impegnare coloro che nelle Istituzioni, amministrano e intendono fare politica.
Non è certo compito del Comitato trovare soluzioni che spettano alle Istituzioni, non è dunque nemmeno opportuno che il Comitato si sieda a vari tavoli o partecipi a varie Commissioni Istituzionali.
Le autorizzazioni che sono state a suo tempo erroneamente concesse alle varie aziende di Calzolaro e Trestina, sono viziate, a nostro avviso,  da una lacuna di fondo, che riguarda una superficiale quanto frettolosa istruttoria della pratica, senza neppure la valutazione d’impatto ambientale, che oggi soltanto, perché il Comitato le ha portate alla ribalta, vengono alla luce con tutte le contraddizioni del caso.
In questa situazione taluni personaggi pubblici cosa dicono? “ Ma se l’azienda si mette in regola può rimanere li dov’è ! “
Una domanda sorge spontanea dunque:  Tale affermazione  allora significa che l’azienda non è e non lo era mai stata prima in regola? 
Eppure, da più parti, si adombrano, neanche troppo velate, minacce circa eventuali azioni giudiziarie che potrebbero intraprendere coloro che a dir di molti, non erano in regola, o che operano in opifici risultati parzialmente abusivi.
Un bel modo di tutelare la salute pubblica e soprattutto  di interpretare quel famoso  principio di precauzione che dovrebbe consentire alla pubblica amministrazione di negare la concessione dell’autorizzazione alla produzione ad aziende insalubri che operano la lavorazione di determinante sostanze in prossimità di abitazioni, scuole, asili e negozi commerciali.
Il comitato attenderà con pazienza lo sviluppo delle indagini della Magistratura, riservandosi la facoltà di intraprendere autonomamente eventuali ulteriori azioni a tutela della salute dei cittadini, sia per il futuro che per quanto riguarda il passato, rispondendo alle odierne “minacce”.
Quanto alle Istituzioni e ai loro rappresentanti, ribadiamo che le leggi ci sono e sono chiare, basta solo la volontà di metterle in atto a tutela della salute pubblica,  non è compito né del Comitato né delle Pro-Loco né di singoli cittadini sostituirsi, o peggio ancora, offrirsi strumentalmente, alle logiche di convenienza politico/partitica di coloro che liberamente,  hanno scelto di impegnarsi per l’amministrazione della cosa pubblica.

COMITATO SALUTE CALZOLARO TRESTINA AMBIENTE ALTOTEVERE SUD