Anche quest’anno i primi due fine settimana di settembre ospitano a
San Gusmè (nel Comune di Castelnuovo Berardenga) la Festa del Luca,
dove ieri non è mancato il tradizionale convegno dedicato alla
sostenibilità ambientale, con un occhio particolare all’economia
circolare. La tavola rotonda dedicata al tema Bioeconomia e biodistretti
nell’economia circolare: sviluppo economico, urbanistica e ambiente per
un futuro sostenibile è stata l’occasione per Sei Toscana – l’azienda
che ha in carico la gestione dei rifiuti urbani nei 104 Comuni dell’Ato
Toscana Sud – di confrontarsi sui quanto seguirà dopo l’approvazione del
piano industriale.
«Proprio pochi giorni fa,
il Consiglio di amministrazione – ha ricordato il presidente, Leonardo
Masi – ha approvato all’unanimità le linee guida del nuovo piano
industriale che ha l’obiettivo, tra le altre cose, di voler fornire un
contributo tecnico ad Ato e alle amministrazioni per arrivare alla
definizione del Piano d’Ambito, il documento strategico che consentirà
di programmare l’attività nel medio periodo e di effettuare delle scelte
durature sulle attività e sui servizi. L’approvazione rappresenta un
passaggio propedeutico alla realizzazione di tutte le attività previste,
sia in termini di servizio che di gestione, volte a raggiungere una
progressiva integrazione territoriale dei servizi e un deciso incremento
della raccolta differenziata e del recupero di materia, raggiungendo in
tal modo gli obiettivi previsti dalla Regione Toscana e dall’Unione
europea».
Il tutto in un contesto territoriale
dalle molte peculiarità, a partire da una densità abitativa molto bassa
(71 ab/kmq, con picchi pari addirittura a 49 ab/kmq), e spaziando – in
un’area che copre circa la metà dell’intera superficie regionale – dal
mare alla montagna. Al proposito il presidente di Sei Toscana ha dunque
spiegato che «le linee guida confermano l’intenzione della società di
attivare servizi di raccolta differenziata compatibili per ogni
territorio, integrando diversi sistemi di raccolta: dal domiciliare, il
cosiddetto porta a porta, a quello stradale e di prossimità. Sotto
questo aspetto è previsto e confermato il progressivo utilizzo di
sistemi di conferimento ad accesso controllato, proseguendo il percorso
volto ad arrivare ad un sistema di tributo puntuale nel prossimo futuro,
ossia far pagare all’utenza per ciò che effettivamente produce in
termini di quantità e qualità dei rifiuti conferiti»
fonte: www.greenreport.it