Rifiuti farmaceutici nelle falde acquifere: un rischio per l’uomo e per l’ambiente

In Italia vengono smaltite 1000 tonnellate di farmaci, ogni giorno, uno smaltimento non corretto può avere effetti devastanti per l'ambiente e l'uomo.














Uno smaltimento non corretto di prodotti farmaceutici può avere effetti devastanti sull’ambiente e sull’uomo. Uno studio di Francesco Bregoli, ricercatore per l’Institute for Water Education di Delft in Olanda, ha mostrato uno squarcio sorprendente sulla contaminazione delle acque da farmaci, minacciato da alte concentrazioni di antibiotici, analgesici, farmaci per il trattamento psicologico e antistaminici.
Una contaminazione che può avere conseguenze rilevanti per l’ambiente. Un pericolo può essere rappresentato dagli interferenti endocrini, presenti in alcuni farmaci: diluizioni in alte quantità possono provocare cambio di sesso negli anfibi e nei pesci. Altrettanto rilevanti, i rischi per l’uomo. Bregoli e il suo team hanno rilevato alte concentrazioni di diclofenac, un farmaco antinfiammatorio molto comune, in 1400 punti in Europa, Stati Uniti, America Latina, Africa e Asia. Un fenomeno dalle proporzioni rilevanti: circa diecimila chilometri contaminati. Una presenza massiccia, che può portare a conseguenze molto gravi: un aumento della resistenza dei batteri agli antimicrobici, intaccare i sistemi endocrini nell’uomo e sviluppare allergie nei bambini e negli anziani.
Aspetti che diventano un interrogativo da porre, osservando i dati sul consumo dei farmaci nel nostro paese. Un consumo che si attesta sui 21 miliardi di euro ogni anno, solo nel 2017. Circa 1200 farmaci al giorno, quasi la metà forniti mediante farmacie e para-farmacie.
Cifre impressionanti, che preoccupano soprattutto per lo smaltimento di farmaci inutilizzati o scaduti. Anche in questo caso, le cifre sono tutt’altro che rassicuranti. Un report di Oms-Unicef del 2015 ha mostrato un evidente gap nelle strutture campionate in più di 24 paesi: solo poco più della metà (il 58%) era dotata di strutture e procedure corrette di gestione dei medicinali destinati al ciclo dei rifiuti. Numeri che, in Italia, divengono rilevanti: circa 1000 tonnellate al giorno.
Un rischio che può essere mitigato con le buone abitudini e le buone pratiche quotidiane, come ad esempio gettando i propri farmaci presso gli appositi raccoglitori presenti nelle farmacie italiane.
Una buona abitudine che ci vede tra i migliori in Europa: secondo dati Altroconsumo, più della metà delle famiglie italiane utilizzano questa corretta procedura per gettare i propri farmaci.

fonte: www.greenstyle.it