TORINO. «Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico». Lo dice un proverbio cinese, ma è possibile tentare l’esperimento anche in casa nostra, per esempio lungo le sponde del Po. Il risultato è drammatico. Il nemico in questo caso è la plastica che sta infestando le acque e minacciando l’ecosistema lungo i 652 chilometri del corso d’acqua più lungo d’Italia. Alla foce di Pila (in provincia di Rovigo) ogni minuto il Po scarica nel mare Adriatico oltre 7 chilogrammi di microplastiche (frammenti compresi tra 0,3 e 5 millimetri) che diventano 465 kg all’ora, 11 tonnellate al giorno e più di 4 mila tonnellate all’anno.
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