Nella bellissima manifestazione a Milano per Friday for the future, ho visto sfilare per un’ora oltre 70 mila ragazzi con tantissimi cartelli colorati pieni di scritte contro l’inquinamento, la distruzione dell’ambiente e i modelli di vita e di consumo poco eco-frienfly.
Un’altra cosa mi ha colpito: non visto bottigliette di plastica di acqua minerale. È vero non c’era il sole e la temperatura era intorno i 22 gradi, ma la sensazione e che questi giovani abbiano scelto di cambiare alcuni comportamenti di consumo iniziando con le piccole cose quotidiane. Il rifiuto delle bottiglie di acqua minerale a favore della borraccia da riempire nelle fontanelle o al rubinetto, è un gesto molto importante perché è una scelta contro lo spreco e contro i prodotti inutili che modifica la percezione relativa al consumo dell’acqua minerale. La bottiglietta viene vissuta come un contenitore superfluo, che può solo aumentare la quantità di plastica dispersa nell’ambiente. Si tratta di un prodotto non più di moda.

Certo in questo modo non si risolveranno il problema delle bottiglie vuote abbandonate nell’ambiente e dell’inquinamento da microplastiche, ma siamo di fronte a una piccola ma importante scelta che possono fare tutti e subito. Forse grazie a questa generazione di ragazzi l’Italia non sarà più il primo paese al mondo a consumare acqua minerale in recipienti di plastica.
I giovani hanno deciso che bisogna bere l’acqua del rubinetto di casa, quella servita nelle caraffe al bar e in pizzeria. In questo modo diminuirà il numero allucinante di bottiglie di minerale che consumiamo ogni anno! Sono 11 miliardi, una cifra da brivido che ci colloca in cima alla classifica mondiale. Un record da dimenticare. Qui potete leggere un articolo con approfondimenti e dati sui consumi record di minerale in Italia.
fonte: www.ilfattoalimentare.it