Rifiuti: al Sud una riscossa dimezzata

L’ECOTTIMISTA – Nella sua rubrica settimanale, il giornalista Antonio Cianciullo rivela che sul fronte del recupero dei rifiuti – in questo caso la carta – la riscossa del Meridione è possibile. Ma la buona volontà dei cittadini non basta




Sul fronte rifiuti la riscossa del Meridione è possibile. E la risposta dei cittadini arriva ogni volta che si creano le premesse giuste. L’ultimo caso è la raccolta di carta e cartone nelle aree in ritardo sugli obiettivi della differenziata. In queste zone il Comieco, il consorzio per la raccolta degli imballaggi in carta, ha impostato una campagna mirata che ha prodotto risultati. Nel 2019 la raccolta è cresciuta del 3% e nel Sud l'incremento ha toccato l'8,5%. Non solo ogni abitante ha messo da parte oltre un chilo di carta e cartone in più rispetto al 2018 superando per volumi raccolti il Centro Italia. Ma la percentuale di impurità (la chiave per definire qualità ed economicità del servizio) è scesa sotto la soglia del 3%.

Insomma lo schema un po’ di maniera che vede, in questo settore, un’Italia a tre velocità guidata dal Nord si sta cominciando a incrinare. Già nel 2015 Sardegna, Campania e Abruzzo hanno battuto, per la raccolta differenziata, Toscana, Liguria e Valle d’Aosta. Segno di una mappa che si va facendo sempre più articolata: nelle aree meridionali in cui le amministrazioni danno messaggi chiari e continuativi, la collaborazione dei cittadini si attiva.

I cittadini però possono risolvere solo metà del problema: fornire la materia che da rifiuto può rinascere trasformandosi in oggetti. Ma la bacchetta magica per realizzare la metamorfosi solo in forza della virtù ambientale non è stata ancora inventata. Per ora dobbiamo restare ai principi che governano le trasformazioni fisiche e chimiche e ai sistemi industriali che regolano il processo. Per dare gambe all’economia green ci vogliono impianti green. Senza impianti avanzati non resta che affidarsi ai vecchi sistemi, che tra l’altro hanno lasciato ampi margini di manovra alla criminalità organizzata.

“Il potenziale di miglioramento della gestione dei rifiuti nel Sud Italia si scontra con la carenza di impianti”, spiega Alessandro Marangoni, amministratore delegato di Althesys, la società di ricerca che organizza il WAS Annual Report, l’analisi degli investimenti effettuati dalle utility ambientali in questo campo. “Se i dati di raccolta differenziata mostrano un miglioramento negli ultimi anni, il trattamento e la valorizzazione dei materiali per il riciclo al Sud non decolla perché non ci sono gli impianti. Risultato? Grandi viaggi di questi materiali, con relativi costi e impatti ambientali, verso il Centro Nord”.

Secondo i dati del WAS Annual Report, a fronte di un rapporto nazionale tra investimenti e valore della produzione pari al 3,8% e uno tra investimenti e popolazione pari a 7,14 euro per abitante servito, nel Sud e nelle Isole i valori sono molto più bassi, 2,8% per gli investimenti e 3,64 euro per abitante servito. Mentre nel Nord e nel Centro Italia oltre il 60% (e fino al 74%) degli investimenti delle aziende è indirizzato agli impianti, nel Meridione e nelle Isole si scende a meno di un terzo del totale. La gran parte dei fondi serve a finanziare attrezzature e automezzi per la raccolta. Con il piccolo problema che, una volta fatta la raccolta, non si sa dove inviare i materiali.

fonte: www.lastampa.it


RifiutiZeroUmbria - #DONA IL #TUO 5 X 1000 A CRURZ - Cod.Fis. 94157660542

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz 
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria