Biorepack, arriva il settimo consorzio Conai

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di approvazione dello statuto del Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile.

















Biorepack è ufficialmente il settimo consorzio di filiera Conai: l'approvazione dello statuto del Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile da parte del Ministro dell'Ambiente e del Ministro dello Sviluppo Economico è stata sancita con la pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale di sabato 14 novembre (vedi testo).

Costituito a Roma il 26 novembre 2018 da sei tra i principali produttori e trasformatori di bioplastiche – Ceplast, Ecozema-Fabbrica Pinze Schio, Ibi plast, Industria Plastica Toscana, Novamont e Polycart – Biorepack si occuperà della gestione a fine vita degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile che possono essere riciclati con la raccolta della frazione organica dei rifiuti e trasformati, con specifico trattamento industriale, in compost o biogas.

“Siamo estremamente soddisfatti – commenta Marco Versari, presidente di Biorepack (oltre che di Assobioplastche) - perché con l’approvazione dello Statuto viene riconosciuta la specificità di un materiale con un fine vita del tutto peculiare rispetto a quello degli altri presidiati dagli attuali sei consorzi di filiera del Conai. Essere il primo consorzio europeo per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica significa fare un passo avanti senza confronti nel campo del riconoscimento del valore del riciclo biologico e consentire al nostro Paese di rafforzare la sua leadership nel settore della bioeconomia circolare".
"Siamo pronti sin da subito a collaborare con Conai, con gli altri consorzi e con ANCI per coordinare e ottimizzare la gestione del riciclo, affinché i cittadini possano conferire correttamente nella raccolta dell’umido domestico gli imballaggi in bioplastica e l’Italia incrementare i risultati di riciclo”, conclude Versari.

fonte: www.polimerica.it


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