Riciclo delle mascherine, in Australia diventano strade

Riciclo delle mascherine monouso in una nuova tipologia di asfalto, più elastico, resistente e stabile: la sperimentazione australiana.



Una nuova idea per il riciclo delle mascherine usa e getta che da più di un anno sono entrare a far parte del quotidiano, protagoniste della protezione della salute contro l’azione del Covid19.

L’incredibile produzione imposta dagli eventi e il relativo utilizzo di massa hanno favorito una presenza spropositata di articoli monouso, spesso abbandonati per strada e non adeguatamente gettati. Un team di esperti della Royal Melbourne Institute of Technology ha deciso di riutilizzarle mescolandole a un altro elemento di scarto, ovvero l’aggregato di calcestruzzo riciclato.

Un’idea davvero singolare nata da una continua sperimentazione e che presto potrebbe trasformarsi in una nuova forma di asfalto stradale. Una soluzione che potrebbe contenere e prevenire tonnellate di rifiuti, al contempo favorire la realizzazione di una tipologia di manto stradale più forte, flessibile e conforme agli standard di sicurezza.

Mascherine monouso, una presenza inquinante

La diffusione del Covid-19 ha prodotto una problematica collaterale non di poco conto, ovvero la presenza delle mascherine monouso difficilmente riciclabili. Se abbandonate nell’ambiente possono impiegare anche 450 anni a decomporsi, un’enormità preoccupate. Intaccando gli ecosistemi con la loro presenza, in particolare se non adeguatamente stoccate o gettate nell’immondizia.

Tanto da trasformarsi in parte attiva dei rifiuti che drammaticamente ogni anno finiscono in mare, interferendo con l’esistenza degli abitanti marini. Molti rimangono imprigionati all’interno delle stesse mascherine altri li scambiano per meduse finendo per inghiottirle, aumentando così la quantità di microplastiche nei nostri piatti.

Riciclo delle mascherine, l’idea australiana

L’idea vincente di riciclo della RMIT University potrebbe cambiare le sorti del Pianeta grazie a questa nuova tipologia di asfalto, composto da mascherine triturate e macerie di calcestruzzo demolito.

La sperimentazione è ancora in corso ed è portata avanti dal miglior polo universitario australiano di arte e design, che ha così verificato l’efficacia del singolare mix in grado di rendere il manto stradale più elastico e resistente agli agenti esterni quali acqua e acidi. Lo studio verrà pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment. Queste le parole di Mohammad Saberian, autore della sperimentazione:

Questo studio iniziale ha esaminato la fattibilità del riciclaggio di maschere facciali monouso nelle strade e siamo stati entusiasti di scoprire che non solo funziona, ma offre anche vantaggi ingegneristici reali.

Ci auguriamo che questo apra la porta per ulteriori ricerche, per elaborare modi di gestire i rischi per la salute e la sicurezza su larga scala e indagare se altri tipi di DPI [dispositivi di protezione individuale] siano adatti al riciclaggio.

Fonte: World Highways


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