Le uova sono sicuramente il prodotto più rappresentativo della Pasqua, perché rende felici i bambini e, ammettiamolo, anche i più grandi. Partiamo dall’involucro esterno: le classiche uova da supermercato sono imballate con un involucro di plastica metallizzata. È polipropilene ed essendo imballaggio è conferibile nella raccolta della plastica. Spesso l’uovo è chiuso con un nastrino, da conferire nel secco residuo, e presenta anche una fascetta in cartoncino, che invece va nella raccolta della carta. Parte integrante dell’imballaggio è anche il bicchiere di supporto dell’uovo, che va anch’esso nella plastica. Che dire, invece, della sorpresa all’interno? Anche il contenitore della sorpresa va nella plastica, essendo imballaggio. Se poi la sorpresa non è gradita e vogliamo sbarazzarcene, via nel secco residuo poiché non è un imballaggio.
Gli ovetti di cioccolato sono ricoperti di alluminio e l’imballaggio va conferito insieme alle lattine
Gli ovetti di cioccolato di dimensioni più ridotte, ma non meno buoni dei loro cugini più grandi ce ne sono tanti tipi diversi. Una cosa li accomuna: la carta che li ricopre è alluminio. Per questo va conferita insieme alle lattine e agli altri imballaggi metallici.
La colomba simbolo della Pasqua ha un imballaggio molto simile a quello del panettone. Abbiamo infatti una scatola esterna che va nella raccolta della carta; un involucro interno che invece va nella raccolta della plastica. La maniglia nel secco residuo, così come la base che circonda il dolce. La base può essere conferita nell’organico solo se compostabile, e ciò deve essere indicato sulla confezione. In ogni caso, non va gettata nella raccolta della carta!
La gallina di cioccolato nel cestino richiede una certa attenzione. L’involucro esterno è spesso identico a quello degli ovetti, dunque va conferito insieme alle lattine. Il cestino in cui sono adagiati questi animaletti da mangiare è in vimini o legno verniciato e bisogna portarlo all’ecocentro, dove c’è la raccolta del legno. E la paglietta che riempie il cestino? Se è in materiale plastico, va conferita nella plastica, poiché è considerata imballaggio. Se è naturale, invece, va nell’organico.
Le candele decorative non si usano soltanto a Natale perché, creano atmosfera anche a Pasqua! Non sono però riciclabili e vanno purtroppo nel secco residuo. Insomma, non bisogna abbassare la guardia sulla raccolta differenziata, neanche a Pasqua! E se ci sono altri imballaggi tipici di questo periodo che non sai come conferire, il suggerimento è sempre lo stesso: chiedilo a Junker!
fonte: www.ilfattoalimentare.it
Gli ovetti di cioccolato di dimensioni più ridotte, ma non meno buoni dei loro cugini più grandi ce ne sono tanti tipi diversi. Una cosa li accomuna: la carta che li ricopre è alluminio. Per questo va conferita insieme alle lattine e agli altri imballaggi metallici.
La colomba simbolo della Pasqua ha un imballaggio molto simile a quello del panettone. Abbiamo infatti una scatola esterna che va nella raccolta della carta; un involucro interno che invece va nella raccolta della plastica. La maniglia nel secco residuo, così come la base che circonda il dolce. La base può essere conferita nell’organico solo se compostabile, e ciò deve essere indicato sulla confezione. In ogni caso, non va gettata nella raccolta della carta!
La gallina di cioccolato nel cestino richiede una certa attenzione. L’involucro esterno è spesso identico a quello degli ovetti, dunque va conferito insieme alle lattine. Il cestino in cui sono adagiati questi animaletti da mangiare è in vimini o legno verniciato e bisogna portarlo all’ecocentro, dove c’è la raccolta del legno. E la paglietta che riempie il cestino? Se è in materiale plastico, va conferita nella plastica, poiché è considerata imballaggio. Se è naturale, invece, va nell’organico.
Le candele decorative non si usano soltanto a Natale perché, creano atmosfera anche a Pasqua! Non sono però riciclabili e vanno purtroppo nel secco residuo. Insomma, non bisogna abbassare la guardia sulla raccolta differenziata, neanche a Pasqua! E se ci sono altri imballaggi tipici di questo periodo che non sai come conferire, il suggerimento è sempre lo stesso: chiedilo a Junker!
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