Rimodulato il CAC per i poliaccoppiati

Conai riduce il contributo per carta e cartone, con effetto anche per i poliaccoppiati a prevalenza carta. Dal 1° gennaio arriva il CAC differenziato per tutti i compositi.










Grazie all'aumento dei valori di mercato della materia prima seconda, Conai ha deliberato una riduzione del Contributo ambientale (CAC) da 55 a 25 euro/ton per tutti gli imballaggi in carta e cartone, con effetto il 1° luglio 2021. Il risparmio previsto per gli utilizzatori è stimato in oltre 135 milioni di euro, su un immesso al consumo pari a 4,5 milioni di tonnellate.

Contestualmente, per i poliaccoppiati a prevalenza carta destinati al contenimento di liquidi, il contributo ambientale si ridurrà da 75 a 45 euro per tonnellata, essendo rimasto invariato il contributo aggiuntivo di 20 euro.

Inoltre, dal 1° gennaio 2022, il CAC differenziato in funzione della riciclabilità sarà applicato anche agli imballaggi compositi a base carta diversi dai contenitori per liquidi. Questi sono stati suddivisi in quattro tipologie in base al peso della componente carta sul totale.
Le prime due (A e B), con una componente carta superiore o uguale rispettivamente al 90% e all’80%, pagheranno semplicemente il CAC carta senza alcun contributo aggiuntivo.
La terza fascia (C) comprende invece gli imballaggi con percentuale di carta tra il 60% e l'80%, le cui operazioni di riciclo sono complesse e onerose: per questa ragione, dal 1° gennaio 2022 sarà applicato un extra-CAC di 110 euro per tonnellata, per un totale di 135 euro.
L'ultima tipologia (D) è quella degli imballaggi compositi in cui la componente carta è inferiore al 60% (o non indicata), percentuale che compromette la riciclabilità dell’imballaggio: il contributo extra sarà quindi di 240 euro a tonnellata, arrivando così a 265 euro per tonnellata.

Conai ricorda che, in questa prima fase, il criterio adottato per segmentare gli imballaggi compositi è quello del peso della componente carta. Più avanti verrà però adottato un criterio più preciso e scientifico: la prova di laboratorio norma UNI 11743, base per l’applicazione del sistema di valutazione Aticelca 501. Le aziende che verificheranno il livello di riciclabilità dei propri imballaggi utilizzando questo approccio potranno utilizzare il risultato per la classificazione in una delle quattro tipologie di diversificazione.


fonte: www.polimerica.it


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