Attraverso una collaborazione tra produttori, rivenditori e riciclatori di imballaggi flessibili, il Fondo intende migliorarne il recupero, ridurre l'inquinamento da plastica e fornire al materiale rigenerato un valore certo e stabile. Ciò, a sua volta, porterà ad un aumento dell'offerta di plastica riciclata consentendo all'industria di diventare più "circolare" e soddisfare così i requisiti ambientali e fiscali sugli imballaggi in plastica che verranno introdotti nel Regno Unito.
Il funzionamento dello schema prevede che i consumatori restituiscano gli imballaggi flessibili ai punti di raccolta presso gli esercizi commerciali, che li inviano ai riciclatori che aderiscono all'iniziativa.
Il Flexible Plastic Fund garantirà ai riciclatori un valore minimo di 100 sterline per tonnellata di materiale effettivamente riciclato (non raccolto o trattato), che varierà in funzione dell'applicazione finale, privilegiando quelle in closed-loop. Ciò dovrebbe incentivare la raccolta di qualità e un riciclo volto a garantire una seconda vita al materiale.
Nel 2019, gli imballaggi flessibili in plastica rappresentavano il 22% di tutti gli imballaggi immessi al consumo nel Regno Unito, ma solo il 6% è stato poi riciclato, a causa delle difficoltà di raccolta e selezione, nonché della struttura spesso multimateriale del packaging.
fonte: www.polimerica.it
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