Vivere vicino un inceneritore o ad una centrale al carbone aumenta il rischio di autismo

 


Uno studio recente effettuato dalla University of Texas Health Science Center (San Antonio, Texas, USA) e pubblicato sulla nota rivista Journal Health & Place, ha messo in evidenza la presenza di un rischio statisticamente significativo tra la quantità di mercurio emesso da una fonte industriale d´inquinamento e l´incremento d´incidenza dell´autismo nei bambini che vivono nel territorio circostante. La parola “autismo” deriva dal greco “autús” che significa “se stesso” e, come malattia o modello particolare di struttura psichica, si evidenzia drammaticamente per l´isolamento, l´anestesia affettiva, la scomparsa dell´iniziativa, le difficoltà psico-motorie, il mancato sviluppo del linguaggio.



Accanto a queste espressioni, di per se già disturbanti e fortemente disabilitanti, gli autistici dimostrano un´importante incontinenza emotiva che si espleta con urla, corse afinalistiche, ipercinesie, a volte aggressività, angoscia e terrore. Avere un figlio affetto da autismo richiede un enorme impegno da parte dei famigliari ed è causa di una grande, costante preoccupazione.

I risultati di questa ricerca coincidono con quelli di numerosi altri studi che confermano l´elevata quantità di mercurio presente nelle piante, negli animali e negli esseri umani che vivono vicino a una fonte di emissione di questo elemento. Il prezzo che i bambini pagano è sicuramente il più alto.

Infatti, l´esposizione anche a dosi estremamente basse di numerosi inquinanti quali il mercurio, quando avviene durante quel periodo critico di formazione e sviluppo del sistema nervoso, in soggetti geneticamente predisposti, può aumentare il rischio di gravi patologie quali l´autismo.

La combustione del carbone è una delle cause più importanti di emissione nell´ambiente di mercurio; il carbone può contenere fino a 150 volte la quantità di mercurio presente nell´olio combustibile (Ambient Air Pollution by Mercury (HG). Position Paper. European Communities, 2001).

Gli autori dello studio hanno esaminato i dati di emissione di 39 centrali a carbone e di altre 56 sorgenti industriali presenti in Texas e li hanno messi a confronto con l´incidenza dell´autismo nei bambini che frequentavano 1.040 distretti scolastici. I risultati sono stati molto chiari.

Vivere intorno ad una fonte di emissione di mercurio quale una centrale a carbone o un inceneritore, aumenta in modo statisticamente significativoil rischio di ammalarsi di autismo.

L´aumento d´incidenza della malattia ha mostrato una riduzione dell´1-2 % per ogni 16 chilometri di distanza dalla fonte stessa.

Parte del mercurio emesso nell´ambiente si deposita al suolo e, in seguito all´azione di alcuni batteri, viene trasformato in metilmercurio, una forma estremamente tossica.

La contaminazione degli ecosistemi acquatici ne comporta il suo accumulo nel tessuto dei pesci e il suo ingresso nella catena alimentare. In Inghilterra, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Canada e Australia, a causa di livelli elevati di metilmercurio nel pesce, allo scopo di proteggere la popolazione più a rischio (bambini e donne durante la gravidanza), viene consigliato di non mangiare o limitare l´assunzione di quei tipi di pesce nei cui tessuti è stata trovata una dose pericolosa di mercurio (Chief Medical Officier Urgent Comunication: Food Standard Agency: 14 May 2002).

Mentre l´esposizione al mercurio attraverso il consumo di pesce è ben documentata, si conosce molto poco su altre forme di esposizione quali l´aria e l´acqua potabile.

L´agenzia degli Stati Uniti per la Protezione dell´Ambiente (EPA) stima che di 158 milioni di tonnellate annue di mercurio emesse, il 33 % proviene dalla combustione del carbone e il 29 % dalla combustione dei rifiuti.

A conferma, inoltre, delle giuste preoccupazioni dei cittadini che lottano contro l´uso del carbone nella centrale di Civitavecchia, nel decreto del governo di Valutazione dell´Impatto Ambientale (V.I.A.) della centrale stessa si legge: “Si esprime perplessità riguardo al fatto che le emissioni di mercurio possano essere effettivamente contenute nel valore dichiarato di 0.8microgr/Nm3” (pag. 18, riga 16) “Con la centrale a carbone ci sarà un aumento del 50 % delle emissioni di mercurio” (pag. 39, riga 26 – relazione istruttoria).

L´aumento delle emissioni di mercurio contrasta con l´EU Legislation and Policy Relating to Mercury and its compounds, Working document, March 2004, 1.1. Regulatory area: Main rilevant Provision.

In questo documento si afferma, infatti, la forte volontà della Commissione Europea di ridurre l´inquinamento da mercurio presente nell´aria, nell´acqua e nel terreno, al fine di ottenere un alto livello di protezione per la popolazione. Non è possibile valutare la quantità di mercurio che verrà emessa nell´aria in forma ossidata e in forma elementare.

La prima porrà un rischio d´inquinamento da mercurio per le popolazioni che risiedono in un raggio di centinaia di km dalla centrale a carbone; le emissioni di mercurio in forma elementare causeranno invece un danno su scala mondiale (U.S. Department of Energy National Energy Technology Laboratory – Five Year Research Plan on Fine Particulate Matter in the Atmosphere. FY2001-FY2005.8, pag. 27).

a cura di Dr. Giovanni Ghirga

Portavoce per il Lazio del Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l´Ambiente e la Salute

www.verdiforlicesena.org


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