In Umbria c’è un ‘Repair café’ e cerca casa, ecco di cosa si tratta

Da tutta l’Umbria per riparare oggetti come volontariato, un modello di cittadinanza attiva che è famoso in tutto il mondo


Riparazioni di piccoli e grandi elettrodomestici su offerta, corsi di cucito e per imparare a riparare oggetti, formazione sull’impatto dei rifiuti: sono solo alcune delle attività che svolge il Repair Café del Coordinamento Rifiuti zero Umbria. Attualmente i volontari dell’associazione sono ospiti della Cooperativa Densa in strada dei Loggi a Perugia, ma sono alla ricerca di un ambiente più grande dove portare avanti nuovi progetti, tra cui l’oggettoteca.

La storia La storia del Repair café parte nel 2017 a Orvieto, ma la storia di queste associazioni nasce in Olanda e se ne contano più di 3mila al mondo. In Umbria questa forma di volontariato ambientalista nasce con il Coordinamento Rifiuti zero, che fino al 2021 opera in maniera itinerante. «Andavamo dove ci invitavano, siamo stati anche in uno studio privato a Gubbio, via via si sono avvicinati altri riparatori, ora sono 9, ognuno con la sua specializzazione», racconta la volontaria Annarita. «Gli oggetti possono avere un alto valore affettivo, abbiamo tutti qualcosa che ci ricorda chi non c’è più. Tra i volontari si genera un clima di amicizia, solidarietà, socialità», racconta Michele. Nel 2022 il Repair Café ha contribuito a risparmiare 114 chili di rifiuti, con un successo di riparazione del 77 per cento.

Una nuova casa Tre anni fa poi l’incontro la Cooperativa Densa, nella persona di Giulia. «Durante il mercatino della Brocante ho conosciuto il Repair Café e abbiamo voluto ospitarli per un anno a nostre spese nei locali di strada dei Loggi, grazie anche a un progetto di Fondazione Perugia», spiega Giulia. Questo progetto terminerà a giugno 2024 e per la cooperativa si presenta l’occasione di intervenire in quegli spazi in maniera differente. «Abbiamo rinnovato la nostra accoglienza per il Repair ma desiderano uno spazio tutto loro, io ritengo che l’amministrazione dovrebbe prendersi cura di questo progetto. In un’ottica di patti di collaborazione per il bene comune si potrebbe fare che Rifiuti zero Umbria si prenda cura di uno spazio a titolo gratuito», continua Giulia.

L’oggettoteca Tra gli obiettivi dei volontari del Repair anche quello di dare vita a un’oggettoteca: «Diventando socio dell’associazione prendo in affitto l’oggetto di cui ho bisogno per tot giorni e poi lo rendo. A Bologna, città a cui guardiamo, l’oggettoteca ha una convenzione con il Comune per utilizzare la tessera della biblioteca. Per realizzare questo progetto serve però un dialogo con le istituzioni», spiega Michele.

Dall’Umbria alla Nuova Zelanda Nell’autunno del 2022 i volontari del Repair Café sono stati ospiti a Bruxelles per il FixFestival, che raccoglie realtà del mondo zero waste, durante il quale è arrivato anche un invito dalla Nuova Zelanda. Oltre ai due incontri al mese in strada dei Loggi, il prossimo il 3 maggio, «abbiamo presentato alla chiesa Valdese un progetto per portare i nostri corsi nelle carceri e c’è in ballo una mostra con rifiuti trasformati in arte con Coop Collestrada. Abbiamo tenuto spesso delle lezioni nelle scuole, negli istituti superiori di Gubbio, ma anche fuori regione, il 29 maggio saremo a Cascia alle elementari», raccontano i volontari. Collaborazioni anche con altre realtà solidali della zona, come le Riciclamiche e il Kneat café solidale. Realtà che si incontrano e cercano di fare rete, in un clima di scambio non solo di oggetti ma anche umano, per un modello di cittadinanza attiva.

Giorgia Olivieri

Umbria24

#RifiutiZeroUmbria @Cru_rz 





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