Acqua più che mai di qualità nelle scuole capannoresi. A
confermalo sono i risultati delle analisi periodiche svolte da Acque spa
nei 21 plessi – materne, elementari e medie – che aderiscono al
progetto “Acqua buona” grazie al quale sui tavoli delle mense viene
servita acqua fresca direttamente prelevata dall’acquedotto al posto di
quella imbottigliata nella plastica.
I dati forniti dal laboratorio analisi di Acque spa, società che è
parter del Comune di Capannori per questa buona pratica ambientale,
rilevano come tutti i valori rispettino alti standard di qualità. Una
caratteristica, questa, che ha permesso l’affermarsi del progetto,
partito sperimentalmente nel 2007, e che ha visto l’adesione di un
numero sempre crescente di plessi scolastici, con gli ultimi arrivi,
alcune settimane fa, della primaria e della materna di Capannori.
“Un progetto in cui abbiamo sempre creduto moltissimo -spiega l’Assessore all’Ambiente Alessio Ciacci-sia
per ridurre la produzione di rifiuti, il trasporto dell’acqua e
l’impatto ambientale, ma anche per dare il giusto valore all’acqua. In
questo modo valorizziamo infatti l’acqua come un bene comune
fondamentale della comunità e non la mercifichiamo come “prodotto”,
educando anche i nostri ragazzi fin da piccoli ad una cultura del
rispetto dell’acqua”
L’utilizzo dell’acqua del rubinetto ha un valore educativo, perché
trasmette ai bambini e ai ragazzi il senso delle buone pratiche
ambientali. Inoltre, vista la necessità di mandare a smaltimento meno
plastica, si ha un risparmio a vantaggio della collettività, nell’ottica
dei “Rifiuti Zero”. In pratica si spende meno per avere un servizio
migliore. Si stima che ogni anno vengano risparmiate circa 100 mila
bottigliette di acqua, quasi 5 mila chilogrammi di plastica e quasi 3
mila chilogrammi di anidride carbonica in atmosfera.
Il progetto “Acqua buona” coinvolge adesso 21 scuole capannoresi, per
un totale di circa 3000 studenti. Le scuole coinvolte sono: infanzia di
Colognora di Compito, Borgonuovo, Lammari, Marlia, Badia di Cantignano,
San Leonardo in Treponzio, Castelvecchio di Compito, Lunata, Lappato,
Capannori; primarie di Camigliano, Lammari, Guamo, Massa Macinaia, Colle
di Compito, San Ginese di Compito, Lunata, Marlia, Segromigno in Monte,
Capannori; secondaria di Camigliano.
Dal 1° gennaio 2013 l’acqua del rubinetto in caraffa è arrivata anche
alla Casa della salute di Marlia. Ne usufruiscono circa 100 persone,
ultrasessantacinquenni con difficoltà ospiti della Residenza Sanitaria
Assistita e del Centro Diurno e personale di servizio. Si prevede che
questo permetta di risparmiare 31 mila bottigliette di plastica l’anno,
per un totale di 37 mila 500 litri d’acqua. E’ la prima del genere in
Toscana a interessare una struttura per persone anziane non
autosufficienti o parzialmente autosufficienti.
fonte: www.ciaccimagazine.org