Anche i paesi arabi puntano sul tavolo verde delle energie rinnovabili. Dopo un anno di investimenti a bassa quota, anche per effetto delle recessione, il 2013 sarà un periodo di boom di spese per grandi opere infrastrutturali per produrre energia dal sole.
Il territorio si presta alla scomessa e soltanto l’Arabia Saudita ha
stanziato 109 miliardi di dollari da investire nei prossimi anni nelle
energie alternative. Ad Abu Dhabi è già entrato in funzione un
primo pezzo dell’impianto Sharm I: sarà il numero uno al mondo per
quantità di energia solare prodotta, con pannelli pari a 300 campi di
calcio e un fabbisogno coperto di 33mila famiglie. Poi
seguiranno Sham 2 e Sham 3. A Doha è stato annunciato che tutti gli
impianti di condizionamento per i campionati di calcio del 2022 saranno
alimentati da energia solare, mentre l’emirato del Qatar, primo
esportatore al mondo di gas liquido, intende coprire il 18 per cento del
fabbisogno energetico con il sole. Ma perchè gli arabi, padroni
del petrolio con un quinto delle riserve mondiali concentrate nei paesi
del golfo Persico, si sono decisi a puntare sulle energie alternative?
In questi paesi la coscienza ecologica è pari quasi a zero, e dunque la
risposta alla domanda va ricercata negli inetressi nazionali che gli
arabi intendono difendere con le loro politiche energetiche. Si tratta
di paesi totalmente dipendenti dalle forniture del petrolio, che valgono
qualcosa come l’80-90 per cento dei rispettivi prodotti interni lordi, e
scommettere sul sole, altra fonte di risorse che qui non manca,
significa uscire, anche se in modo graduale e parziale, dalla trappola
dell’oro nero. In secondo luogo i paesi arabi dispongono di
avanzatissime tecnologie sulle rinnovabili, che hanno utilizzato a piene
mani per gli impianti di desalinizzazione dell’acqua marina, e dunque
puntare sulle rinnovabili significa proseguire questa politica che
incrocia industria, commercio e ricerca. Infine, l’obiettivo più ambizioso: diventare, entro i prossimi dieci anni, un’area leader nelle esportazioni di energia solare. Come dire: passare dal primato del petrolio a quello del sole.
fonte: www.nonsprecare.it