Abbandonata, per meglio dire, fino a qualche tempo fa, poiché da qualche anno l’isolotto è oggetto di un interessante progetto di recupero sostenibile che nel 2006 è culminato con l’individuazione di chi, tra i vari candidati, avesse accetato di tornare sull’isola e dar vita ad una fattoria ecologica per turisti dove la parola d’ordine è ‘autosufficienza energetica’.
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Turisti, si intende, disposti a rinunciare ai comfort
della tradizionale vacanza al mare poiché a Quéménès molto spesso si
sbarca letteralmente ‘saltando’ dalle piccole imbarcazioni provenienti
da Molène e dove bisogna economizzare su tutto: acqua, elettricità e perfino lo spazio visto che l’isolotto è grande appena 1,5 km per 400 m!
Qui l’attrazione principale è la natura, unita a quel senso di inevitabile solitudine che scaturisce davanti alla distesa oceanica battuta da forti venti e correnti che infrangono i flutti contro gli scogli granitici nel danzare perpetuo delle onde. Qua e là foche grigie giocano tra le alghe degli arenili e lo spettacolo della natura selvaggia è così bello da togliere il fiato.VAI A: Le isole Lofoten: il paradiso del Nord
La privacy di sicuro non manca neppure in alta stagione, visto che in estate il numero massimo che il piccolo hotel annesso alla fattoria riesce ad accogliere è di 8-10 turisti.
Nessun dubbio, insomma, se siete alla ricerca di una meta insolita e capace di regalarvi emozioni alla Robinson Crusoe: Quéménès è il posto che avete sempre sognato di visitare!
fonte: www.tuttogreen.it