Lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.



Caro Presidente Napolitano,   
mi permetto di disturbarla in quanto condivido la preoccupazione di tanti cittadini e di tanti colleghi,  per l'intenzione del Ministro Dr. Corrado Clini di sottoporre alla Sua decisiva approvazione un Decreto  Legge concernente   l'utilizzo di “combustibili solidi secondari  (CSS)", precedentemente definiti "CDR", in sostituzione e in alternativa ai combustibili tradizionali in cementifici soggetti al regime di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Questo anche in antitesi al parere contrario espresso, il giorno 11 febbraio 2013, dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati  oltre che da Partiti, Associazioni, Comitati e tantissimi cittadini di tutta Italia che manifestano ferma e convinta contrarietà.
Caro Presidente, non voglio tediarla con ulteriori studi scientifici e quant'altro, le riporto solo le parole del Prof Dominique Belpomme presidente di ARTAC (Association pour la Recherche Thérapeutique Anti-Cancéreuse di Francia) che definisce l'incenerimento un vero scandalo sanitario con queste parole: “L'incenerimento dei rifiuti domestici é un metodo di trattamento condannato dalle autorità scientifiche internazionali… L'incenerimento é dunque diventato oggi una totale assurdità, sul piano sanitario, ambientale e socioeconomico e, infine, un vero scandalo” (Paris, 5 novembre 2009).
Caro Presidente noi qui a Gubbio abbiamo, in pochi chilometri, due cementifici. Già nel 2006 l'ISS in un convegno svoltosi proprio qui a Gubbio anche a seguito dei dati che le ho riportato sotto, riconobbe nella persona del Dr P. Comba, che la nostra conca ha forti elementi di criticità. I dati che accennavo sopra sono il frutto del mio modesto lavoro di medico di famiglia che purtroppo mi ha fatto constatare che  dal 1978 al 2010 c'era stato un incremento preoccupante di patologie tumorali  (per numero costante di assistiti: 1500) l'incidenza di tumori maligni, dai 5,3 casi/anno per il periodo 1980-1992 è salita ai 7 casi/anno per il periodo 1993-1999; ai 9,6 casi/anno per il periodo 2000-2006 fino ai 16,2 casi/anno, dal 2007 al 17 ottobre 2010 (giorno del mio pensionamento).
Non aggiungo altro se non che da cittadino, e soprattutto da medico fedele all'art 5 del nostro codice deontologico, le chiedo di STARCI VICINO e di ascoltarci. Non permetta che una sciagurata politica dei rifiuti, certamente non voluta o scelta da noi, porti come conseguenza un rimedio che sicuramente è peggiore del male. La prego  faccia suo e quindi della Nazione tutta, il monito insito nel "PRINCIPIO DI PRECAUZIONE" che il nostro maestro, il compianto Professor Lorenzo Tomatis richiamava sempre in ogni suo intervento a cui aggiungeva come  amara conclusione questa domanda: "COSA DIRANNO DI NOI LE FUTURE GENERAZIONI DEL MONDO CHE ABBIAMO LASCIATO LORO?"

Con i più distinti e cari saluti
Giovanni Vantaggi
Cittadino italiano
e medico per  l’ambiente (Isde-Italia)
Gubbio (Pg)  15 febbraio 2013