Almeno quattro manifestanti sono stati feriti durante le proteste che, secondo la stampa di Hong Kong, avrebbero coinvolto 10.000 persone. Dopo violenti scontri avvenuti durante la giornata, la polizia ha poi arrestato circa una dozzina di persone presso il villaggio di Qianjin, nella zona di Guangzhou, che dovrebbe essere il sito di un inceneritore. Questo il bilancio di una grande giornata di mobilitazione dal basso, la terza in due settimane per combattere la costruzione di un inceneritore di rifiuti nella borgata di Shiling, dove si trova un centro nazionale per la produzione di pelletteria.
Almeno quattro manifestanti sono stati feriti
durante le proteste che, secondo la stampa di Hong Kong, avrebbero
coinvolto 10.000 persone. Dopo violenti scontri avvenuti durante la
giornata, la polizia ha poi arrestato circa una dozzina di persone presso il villaggio di Qianjin, nella zona di Guangzhou,
che dovrebbe essere il sito di un inceneritore. Questo il bilancio di
una grande giornata di mobilitazione dal basso, la terza in due
settimane per combattere la costruzione di un inceneritore di rifiuti nella borgata di Shiling, dove si trova un centro nazionale per la produzione di pelletteria.
scontri a Guangzhou
scontri a Guangzhou
I manifestanti sostengono che l’inceneritore “danneggi la loro salute” e che, a causa di esso, Shiling sarà trasormato in una “zona di morte”, come è accaduto nel villaggio di Linkeng, nel distretto della città di Baiyun, dove esidenti ci lamentano che aria, terra e acqua sono stati gravemente contaminati dai due inceneritori attivati. «Se noi non continuiamo a combattere, non ci sarà più una casa dove tornare», ha detto al South China Morning Post a un lavoratore della pelle del polo di Shiling. «Non vogliamo essere il prossimo Likeng, spostiamo l’inceneritore altrove e lavoriamo su altri modi per ridurre i rifiuti».
scontri a Guangzhou
Nonostante la massiccia presenza delle forze dell’ordine, i manifestanti hanno sfondato le barricate
verso le 11:00 di ieri per entrare a piazza Huadu, di fronte alla sede
del governo del distretto. Hanno poi sfilato nelle strade limitrofe alla
piazza, bloccando a lungo il traffico di autoveicoli. Scandendo slogan,
hanno chiesto al governo distrettuale di rispondere alle loro richieste
e, in segno di sdegno e protesta, proprio davanti alla sede del governo
hanno abbassato la bandiera nazionale a mezz’asta. Alle 17:30, la polizia ha disperso i manifestanti rimasti.
scontri a Guangzhou
Per contro, i funzionari del distretto hanno annunciato l’intenzione di approvare definitivamente il sito dell’inceneritore all’inizio
di questo mese. Il progetto dovrebbe essere completato il 30 agosto,
con una valutazione ambientale che sarà pronta a febbraio, per iniziare
la costruzione dell’impianto a giugno del prossimo anno.
scontri a Guangzhou
Le proteste ambientaliste in Cina sono in costante aumento.
Gli stessi scontri di piazza Huadu arrivano pochi giorni dopo le grandi
proteste nella città diJiangmen, nel distretto di Guangdong, dove i
funzionari locali sono stati costretti ad annullare i piani per un
impianto di trasformazione dell’uranio.
fonte: dailystorm.it