IN VACANZA, IL RICICLO DEGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA VALE DOPPIO

Foto: IN VACANZA, IL RICICLO DEGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA VALE DOPPIO 
6 consigli di Corepla per un ambiente più pulito e per recuperare tanta plastica in più

1. La plastica di per sé non inquina e non rilascia sostanze nocive, ma quando è abbandonata nell'ambiente è brutta a vedersi e può essere mangiata da animali, che la scambiano per cibo. La plastica comunque non ha le gambe, questo è sicuro: per cui se la trovi in mare, sulla spiaggia o sulle scogliere, vuol dire che qualche maleducato ce l'ha lasciata. 
2. Anche in spiaggia puoi fare la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica: molti stabilimenti balneari e molte spiagge libere hanno gli appositi contenitori, ma se non li trovi, basta il piccolo sforzo di portarli in paese (sono così leggeri!): lì potrai sicuramente metterli nel posto giusto, visto che la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è attiva nel 95% dei Comuni italiani. Lo stesso, più che mai, vale se sei in barca: portali sempre a riva con te e, nell’era dei telefonini, evita di comunicare con i “messaggi nella bottiglia”! 
3. Ricorda che la raccolta differenziata della plastica riguarda solo gli imballaggi, cioè tutti gli oggetti che servono a contenere, trasportare, proteggere e presentare merci (bottiglie, barattoli, flaconi, sacchetti, buste, pellicole trasparenti, e, da maggio dell’anno scorso, anche piatti e bicchieri monouso, purché ben svuotati dai residui di cibo e bevande). Giocattoli, secchielli, palette, ciabatte, canotti, salvagente, palloni, occhiali, biro, pennarelli e tutto ciò che non è imballaggio non può invece andare nei contenitori della raccolta differenziata. Però quando sono rotti o non servono più, non lasciarli lo stesso dove capita: mettili nel contenitore del rifiuto indifferenziato e non abbandonarli mai nell'ambiente!
 4. Prima di metterli nella raccolta differenziata, cerca di svuotare meglio che puoi gli imballaggi e, se ci riesci, schiacciali (svuota/stappa/schiaccia/ritappa!) per risparmiare spazio. 
5. Non tutti i Comuni fanno la raccolta differenziata nello stesso modo, per cui quando ti trovi a passare le vacanze (anche brevi, magari solo di un giorno) in una località diversa da quella dove vivi normalmente, è probabile che tu non sappia come fare: non esitare allora a chiedere informazioni all'albergatore, al gestore del camping o dello stabilimento balneare, al padrone di casa o direttamente al Comune. Se sono operatori turistici che “ci sanno fare”, sapranno darti tutte le indicazioni utili per non sprecare i tuoi imballaggi in plastica e per conservare pulita e amica dell'ambiente la località in cui loro vivono e lavorano tutto l’anno (è anche nel loro interesse!) 
6. Quando scegli una località dove passare le vacanze o magari solo una bella giornata di mare e sole, guarda quindi anche alla qualità ambientale e alla presenza della raccolta differenziata: spingerai così gli amministratori locali e gli operatori turistici a cercare di migliorarsi per “conquistare” ospiti, cioè clienti. 
6 consigli di Corepla per un ambiente più pulito e per recuperare tanta plastica in più

1. La plastica di per sé non inquina e non rilascia sostanze nocive, ma quando è abbandonata nell'ambiente è brutta a vedersi e può essere mangiata da animali, che la scambiano per cibo. La plastica comunque non ha le gambe, questo è sicuro: per cui se la trovi in mare, sulla spiaggia o sulle scogliere, vuol dire che qualche maleducato ce l'ha lasciata.
2. Anche in spiaggia puoi fare la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica: molti stabilimenti balneari e molte spiagge libere hanno gli appositi contenitori, ma se non li trovi, basta il piccolo sforzo di portarli in paese (sono così leggeri!): lì potrai sicuramente metterli nel posto giusto, visto che la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è attiva nel 95% dei Comuni italiani. Lo stesso, più che mai, vale se sei in barca: portali sempre a riva con te e, nell’era dei telefonini, evita di comunicare con i “messaggi nella bottiglia”!
3. Ricorda che la raccolta differenziata della plastica riguarda solo gli imballaggi, cioè tutti gli oggetti che servono a contenere, trasportare, proteggere e presentare merci (bottiglie, barattoli, flaconi, sacchetti, buste, pellicole trasparenti, e, da maggio dell’anno scorso, anche piatti e bicchieri monouso, purché ben svuotati dai residui di cibo e bevande). Giocattoli, secchielli, palette, ciabatte, canotti, salvagente, palloni, occhiali, biro, pennarelli e tutto ciò che non è imballaggio non può invece andare nei contenitori della raccolta differenziata. Però quando sono rotti o non servono più, non lasciarli lo stesso dove capita: mettili nel contenitore del rifiuto indifferenziato e non abbandonarli mai nell'ambiente!
4. Prima di metterli nella raccolta differenziata, cerca di svuotare meglio che puoi gli imballaggi e, se ci riesci, schiacciali (svuota/stappa/schiaccia/ritappa!) per risparmiare spazio.
5. Non tutti i Comuni fanno la raccolta differenziata nello stesso modo, per cui quando ti trovi a passare le vacanze (anche brevi, magari solo di un giorno) in una località diversa da quella dove vivi normalmente, è probabile che tu non sappia come fare: non esitare allora a chiedere informazioni all'albergatore, al gestore del camping o dello stabilimento balneare, al padrone di casa o direttamente al Comune. Se sono operatori turistici che “ci sanno fare”, sapranno darti tutte le indicazioni utili per non sprecare i tuoi imballaggi in plastica e per conservare pulita e amica dell'ambiente la località in cui loro vivono e lavorano tutto l’anno (è anche nel loro interesse!)
6. Quando scegli una località dove passare le vacanze o magari solo una bella giornata di mare e sole, guarda quindi anche alla qualità ambientale e alla presenza della raccolta differenziata: spingerai così gli amministratori locali e gli operatori turistici a cercare di migliorarsi per “conquistare” ospiti, cioè clienti.

Umbria verso Rifiuti Zero