VIVERE DI RIFIUTI.


Foto: VIVERE DI RIFIUTI.

Li si vede a notte fonda rovistare nella spazzatura, in cerca di cibo. Non sono barboni, hanno un alto senso civico, credono nei valori sociali della condivisione, sono preoccupati per lo stato dell’ambiente e fanno qualcosa per salvare il Pianeta. Sono i freegan (free + vegan) che hanno deciso di recuperare dagli scarti del sistema quello che basta loro per vivere.
In un reportage del Sole 24ore di un paio di anni fa' un inviato del giornale aveva seguito a lungo un freegan scoprendo con stupore che quando la notte andavano a rovistare dietro ai supermercati (anche di piccole dimensioni) riuscivano a trovare cibo ancora buono in abbondanza.
Quello dello spreco alimentare è sicuramente uno scandalo che va combattuto. Da un terzo a metà del cibo dell'Occidente è gettato via nella lunga filiera che muove dalla produzione per finire nelle dispense dei consumatori. Che le arance in Sicilia e i pomodori in Spagna siano sempre distrutti è noto; che le patate deformi o le mele nane siano spesso eliminate è fatto quasi risaputo; che i supermercati mandino in discarica migliaia di tonnellate di alimenti pronti per la tavola, molto meno.

Quì potete trovare la pagina dei freegan
http://freegan.info/
Li si vede a notte fonda rovistare nella spazzatura, in cerca di cibo. Non sono barboni, hanno un alto senso civico, credono nei valori sociali della condivisione, sono preoccupati per lo stato dell’ambiente e fanno qualcosa per salvare il Pianeta. Sono i freegan (free + vegan) che hanno deciso di recuperare dagli scarti del sistema quello che basta loro per vivere.
In un reportage del Sole 24ore di un paio di anni fa' un inviato del giornale aveva seguito a lungo un freegan scoprendo con stupore che quando la notte andavano a rovistare dietro ai supermercati (anche di piccole dimensioni) riuscivano a trovare cibo ancora buono in abbondanza.
Quello dello spreco alimentare è sicuramente uno scandalo che va combattuto. Da un terzo a metà del cibo dell'Occidente è gettato via nella lunga filiera che muove dalla produzione per finire nelle dispense dei consumatori. Che le arance in Sicilia e i pomodori in Spagna siano sempre distrutti è noto; che le patate deformi o le mele nane siano spesso eliminate è fatto quasi risaputo; che i supermercati mandino in discarica migliaia di tonnellate di alimenti pronti per la tavola, molto meno.

Quì potete trovare la pagina dei freegan
http://freegan.info/


Umbria verso Rifiuti Zero