A Milano vengono abbandonate in media ogni anno circa 800 biciclette. Mezzi rubati o smarriti che diventano irrimediabilmente spazzatura, con aggravio di costi e lavoro per la municipalizzata. Un gruppo di studenti del Politecnico di Milano, su ispirazione di una tesi di laurea di uno studente del corso di laurea in Design, sta realizzando un progetto (chiamato Polibikes) che potrà risolvere due problemi in uno: il riuso delle bici abbandonate e la creazione di un sistema di biciclette in condivisione per l’ateneo milanese.
«L’idea mi è venuta dopo un’esperienza di studio a New York dove ho visto tantissime biciclette abbandonate – spiega Matteo Damanzo – . Quando sono tornato in Italia ho rilevato lo stesso fenomeno e ho deciso di dedicare la mia tesi a un modo per ridare vita a questi oggetti». L’idea è ambiziosa, occorrerà – come spiegano gli stessi ragazzi che la stanno portando avanti – andare per gradi. «Appena arriveranno i permessi istalleremo una struttura in legno dentro l’università in cui insediare una ciclofficina. Verrà aperta almeno due volte alla settimana e tutti gli studenti potranno andare, sotto la supervisione di alcuni responsabili (volontari) aggiustare il proprio mezzo», aggiunge Matteo.
Parallelamente il gruppo sta prendendo accordi con il Comune per fare in modo che le centinaia di bici ritrovate dalla polizia locale venga loro destinata, in modo da creare un parco ricambi ottimale per le riparazioni e creare nuove due ruote. «Siamo a buon punto, abbiamo già parlato con l’assessore ai Trasporti che ha dato il suo appoggio all’iniziativa e con i responsabili di Palazzo Marino», racconta Davide Gibin.
fonte: www.nonsprecare.it