Spesso vi segnaliamo progetti che purtroppo nella quasi totalità dei casi non sono Italiani, oggi invece vogliamo segnalarvi DustBot, un progetto italiano di Robotica anzi tutto toscano per l’esattezza, anche se non recentissimo dato che la fase sperimentale si è chiusa nel 2009.
Si tratta di un “robot spazzino” che si muove grazie ad un motore elettrico alimentato da batterie ricaricabili, che permetterebbe di automatizzare la raccolta differenziata nei centri storici urbani e la pulizia dei marciapiedi in automatico.
La navigazione infatti è basata su planimetrie del territorio ed algoritmi di obstacle avoidance ad ultrasuoni e telecamere che riescono a rilevare ostacoli in modalità automatica.
Dustbost è stato testato da 18 famiglie nel paese di Peccioli in Toscana e da altrattante attività commerciali, raccogliendo in 2 mesi ben 600 chilogrammi di rifiuti, eccovi di seguito un video della sperimentazione
Il robot era chiamato tramite una IVR, quindi con una chiamata entrante dalla singola famiglia, una volta arrivato in loco autonomamente le persone inserivano i rifiuti nei contenitori specifici (carta ad esempio) ed il robot autonomamente anadava nel centro raccolta e successivamente nella postazione di ricarica.
Il progetto Dustbost è stato coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna of Pisa e finanziato dall’Unione Europea tramite la European Commission (IST Program, e vi hanno parteicpato anche partner Spagnoli, Svedesi, Inglesi e Svizzeri.
Il nome DustBot è un acronimo (Networked and Cooperating Robots for Urban Hygiene) e potete saperne di più sul sito di riferimento http://www.dustbot.org )