
Si chiamerà “Daccapo” e sarà un sistema di riuso solidale in grado di coniugare il valore del recupero e della sostenibilità ambientale con quello della cittadinanza solidale.Parte in maniera ambiziosa e si riassume tutto nel suo nome “Daccapo”, appunto, il progetto che la Diocesi di Lucca – Ufficio Pastorale Caritas e l'associazione Ascolta la mia voce ONLUS lanciano in collaborazione con il Comune di Lucca e di Capannori e le aziende di gestione dei rifiuti operanti sui rispetti territori, Sistema Ambiente e Ascit e che è stato presentato oggi in una conferenza stampa.
In partenza a gennaio, il progetto prevede di organizzare un vero e proprio sistema integrato per il recupero di beni destinati a diventare rifiuti a dispetto del loro stato di conservazione ancora buono e della loro possibilità di venir riutilizzati.
Dai mobili al vestiario, a oggetti per la casa, giochi, elettrodomestici e qualsiasi altra cosa possa essere utile o bella da conservare potrà essere consegnata presso due punti di ricezione, uno a Lammari, attiguo alla stazione ecologica Ascit, già attivo e l'altro a Pontetetto, alla stazione ecologica Sistema Ambiente che sarà attivo dal prossimo febbraio.
Gli oggetti verranno selezionati, sistemati, se necessario riparati, in alcuni casi re-inventati e rimessi a disposizione dei cittadini.
L'emporio di riuso, che aprirà il prossimo marzo, sarà ospitato in una struttura Ascit a Coselli e prevederà un doppio binario di accesso: totalmente gratuito, prevedendo eventualmente la possibilità di restituire qualche ora di volontariato, per i cittadini in situazioni di disagio economico segnalati da Servizi sociali territoriali e dai Centri di Ascolto Caritas o a prezzi di solidarietà per tutti gli altri.
Il ricavato di queste offerte verrà reinvestito nel funzionamento del sistema e per alimentare percorsi di accompagnamento nei confronti dei cittadini più vulnerabili.