
Quando si disfa l’albero, si spengono le lucine e, molto spesso, si decide di buttarle via perché non funzionano più, cosa succede al groviglio di fili e plastica inutilizzabile? Molte luci tornano nel Paese dove sono state prodotte. In Cina infatti c’è un intero paese che vive del riciclo di questi materiali natalizi: nel distretto di Shijiao, vicino a Canton, si contano dieci aziende che si occupano di separare i fili di rame dalla plastica, e di dare via alle operazioni di trasformazione dei materiali. Il rame viene poi rivenduto separatamente, mentre dalla sua copertura si ricavano nuovi oggetti in plastica. Un business che ha fatto della cittadina il centro di raccolta delle lucine di Natale di tutto il mondo, come ha raccontato in un reportage il giornalista dell’Atlantic Adam Minter, che ha visitato una delle fabbriche addette al riciclo delle luci dell’albero.
Le dieci aziende di Shijiao impiegano operai addetti alla separazione dei fili di rame dai loro involucri di plastica colorata. Il rame viene rivenduto a peso senza problema in tutto il mondo, mentre per la plastica parte una seconda fase di riciclo, quella della produzione di nuovi materiali. Oltre ai consueti sacchetti di plastica infatti, da molti anni le dieci aziende cinesi si sono organizzate per differenziare la produzione e sono diventate esperte nella creazione per esempio di suole in plastica per le ciabatte, gli stivali da pioggia, spesso mischiando la plastica riadattata con la gomma.
Qui il link del reportage di Adam Minter
http://www.theatlantic.com/international/archive/2011/12/the-chinese-town-that-turns-your-old-christmas-tree-lights-into-slippers/250190/