Risparmiare sul riscaldamento regolando il termostato

Impostare la temperatura al minimo è il primo passo per risparmiare sui costi del riscaldamento ed evitare sprechi di energia. Scoprite tutti gli altri accorgimenti utili. 
Risparmiare sul riscaldamento regolando il termostato 
Il riscaldamento è senza dubbio fra le voci di spesa che più gravano sui bilanci familiari. Ma, contenere i costi dell’energia senza dover per forza rinunciare al mantenimento in casa di un ambiente caldo e confortevole è possibile.
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COME RISPARMIARE SUL RISCALDAMENTO - La prima mossa da mettere in pratica consiste nel regolare il termostato e impostare la temperatura interna sulla base delle effettive necessità. Ovviamente, per poter ottenere il risparmio desiderato è fondamentale che il termostato funzioni correttamente: non trascurate quindi il controllo dei filtri e la manutenzione della caldaia e dei termosifoni.
  • Una volta effettuato il controllo, un primo passo da fare è quello di impostare la temperatura al minimo, intorno ai 20 gradi: si evitano così le inutili dispersioni di calore e si può risparmiare fino al 15 per cento su gas e riscaldamento.
  • In genere si tende a regolare il termostato su temperature basse quando si sta fuori casa e su gradazioni più alte durante le ore in cui si è in casa spegnendo la caldaia durante le ore notturne. Non è detto però che questa modalità di utilizzo consenta di risparmiare sui costi ed evitare tutti gli sprechi di energia.
  • La soluzione più indicata è invece quella che consiste nel mantenere il riscaldamento acceso lungo tutta la giornata a una temperatura minima che possa comunque mantenere il calore e ridurre l’umidità all’interno dell’ambiente domestico. 
  • Ricordate che una caldaia regolata al “minimo” rende molto di più rispetto ad un funzionamento ad alta temperatura perché la quota di calore perso nei fumi è inferiore.
  • I moderni impianti di riscaldamento sono dotati inoltre di un dispositivo capace non solo di programmare il termostato in maniera discontinua ma anche di regolare la temperatura di mandata dell’acqua. E questo vuol dire che, mantenendo la caldaia accesa al minimo e la temperatura di mandata dell’acqua bassa, otterrete un risparmio del 15 per cento.
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COME MANTENERE IN CASA UN AMBIENTE CALDO E CONFORTEVOLE - Una volta riscaldato l’ambiente è necessario mantenere la temperatura. Ecco alcuni semplici accorgimenti utili:
  • Innanzitutto fate in modo che la casa sia ben isolata sia nel tetto che nel sottotetto e verificate che sia l’interno che l’esterno o l’intercapedine delle pareti sia coibentata.
  • Anche il soffitto della cantina o del garage deve essere coibentato così da evitare dispersioni di calore.
  • Per evitare invece gli spifferi provenienti da finestre e porte, applicate i doppi vetri o nuovi serramenti. In alternativa utilizzate dei paraspifferi.
  • Verificate che i caloriferi funzionino correttamente e valutate se è il caso di installare sui radiatori delle valvole termostatiche in grado di variare la temperatura a seconda delle necessità.
  • Valutate inoltre se è il caso di provvedere all’installazione di altri sistemi di riscaldamento quali ad esempio gli elettroradiatori a basso consumo, le stufe a pellet o il riscaldamento a pavimento.
  • Infine, per assicurarsi di avere sempre l’acqua calda, isolate i tubi tra boiler e serbatoio soprattutto se questo si trova nel sottotetto. Le condutture poste nel sottotetto andranno invece isolate nella parte alta e non in quella inferiore: solo così riceveranno il calore proveniente dai locali sottostanti.
Per risparmiare è quindi importante modificare e ridimensionare le proprie abitudini di consumo e puntare sull’efficienza energetica.

Secondo i dati dello studio “Stato e Prospettive dell’efficienza energetica in Italia”del dipartimento di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano e dalla Fondazione Centro Studi Enel, da oggi al 2020, nella migliore delle ipotesi, grazie all’efficienza energetica si potrebbe ottenere una crescita del Pil compresa tra il 2  e il 4 per cento all’anno. L’impatto occupazionale stimato potrebbe arrivare fino a 460.000 unità lavorative annue, con una spinta alla ripresa dell’attività industriale e un effetto volano su tutta la filiera. Sempre al 2020, si prevede la possibilità di una riduzione annua dei consumi finali di energia a regime fino a 288 TWh, cioè il 18 per cento del totale.
Importanti anche i benefici ambientali che ne deriverebbero a partire da un significativo miglioramento della qualità dell’aria con una forte riduzione delle emissioni inquinanti locali e tra i 50 e i 72 milioni di tonnellate di Co2.
Risparmiare e non sprecare quindi conviene.
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fonte: www.nonsprecare.it