TUTTI IN PIAZZA CONTRO LA TARES

Foto: TUTTI IN PIAZZA CONTRO LA TARES

In questi giorni nelle case degli italiani sta arrivando una sorpresa chiamata Tares. Più volte abbiamo parlato di questa nuova tassa sui rifiuti e che avrebbe fatto lievitare i costi per cittadini ed attività. La maggior parte delle persone non se ne sono rese conto fino a quando non è arrivato a casa il conto del saldo 2013.
Anche ad Umbertide nessuno si aspettava aumenti così alti e con l’arrivo del nuovo “balzello” sta montando la protesta.
La decisione è stata presa: lunedì 16 dicembre alle ore 12.00 tutti in piazza davanti al palazzo comunale a protestare contro la Tares.
In relazione al polverone alzato dalle proteste il Comune ha dichiarato che “il Comune di Umbertide si è dovuto adeguare alla normativa nazionale che prevede la copertura totale dei costi del servizio. Fino ad oggi ad Umbertide è stata applicata la Tarsu con la quale veniva coperto circa il 76% delle spese sostenute per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e, a differenza di altri comuni umbri, non si è fatto ricorso alla Tia, che invece prevedeva una percentuale di copertura dei costi ben superiore. Da dicembre 2013 però è scattata la Tares, istituita dal Governo con la legge n. 214 del 22 dicembre 2011; con la Tares - che entrerà ufficialmente in vigore con il pagamento a conguaglio della terza rata del 2013 - è l'utente a sostenere l'intero costo del servizio e ciò comporta inevitabilmente un aumento dell'importo totale.”
Non è della stessa idea il M5S di Umbertide che dando la sua adesione alla manifestazione ha dichiarato:
“Non è vero che non si poteva fare niente. il nostro Comune avrebbe potuto ed anzi avrebbe dovuto fare qualche cosa. Infatti a fronte degli aumenti stratosferici che i cittadini sono costretti a pagare il Comune avrebbe potuto mantenere la vecchia TARSU per l’anno 2013. La normativa ha infatti previsto, con la conversione del Decreto 102/2013 ( decreto IMU), che per l’anno in corso i Comuni potevano non applicare la Tares ma restare nel regime della vecchia Tarsu con l’aumento di solo 0,30 centesimi a mq da versare allo Stato.”
Certo che in questo periodo di crisi anche questi aumenti non ci volevano proprio. 
In questi giorni nelle case degli italiani sta arrivando una sorpresa chiamata Tares. Più volte abbiamo parlato di questa nuova tassa sui rifiuti e che avrebbe fatto lievitare i costi per cittadini ed attività. La maggior parte delle persone non se ne sono rese conto fino a quando non è arrivato a casa il conto del saldo 2013.
Anche ad Umbertide nessuno si aspettava aumenti così alti e con l’arrivo del nuovo “balzello” sta montando la protesta.
La decisione è stata presa: lunedì 16 dicembre alle ore 12.00 tutti in piazza davanti al palazzo comunale a protestare contro la Tares.
In relazione al polverone alzato dalle proteste il Comune ha dichiarato che “il Comune di Umbertide si è dovuto adeguare alla normativa nazionale che prevede la copertura totale dei costi del servizio. Fino ad oggi ad Umbertide è stata applicata la Tarsu con la quale veniva coperto circa il 76% delle spese sostenute per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e, a differenza di altri comuni umbri, non si è fatto ricorso alla Tia, che invece prevedeva una percentuale di copertura dei costi ben superiore. Da dicembre 2013 però è scattata la Tares, istituita dal Governo con la legge n. 214 del 22 dicembre 2011; con la Tares - che entrerà ufficialmente in vigore con il pagamento a conguaglio della terza rata del 2013 - è l'utente a sostenere l'intero costo del servizio e ciò comporta inevitabilmente un aumento dell'importo totale.”
Non è della stessa idea il M5S di Umbertide che dando la sua adesione alla manifestazione ha dichiarato:
“Non è vero che non si poteva fare niente. il nostro Comune avrebbe potuto ed anzi avrebbe dovuto fare qualche cosa. Infatti a fronte degli aumenti stratosferici che i cittadini sono costretti a pagare il Comune avrebbe potuto mantenere la vecchia TARSU per l’anno 2013. La normativa ha infatti previsto, con la conversione del Decreto 102/2013 ( decreto IMU), che per l’anno in corso i Comuni potevano non applicare la Tares ma restare nel regime della vecchia Tarsu con l’aumento di solo 0,30 centesimi a mq da versare allo Stato.”
Certo che in questo periodo di crisi anche questi aumenti non ci volevano proprio.

Umbria verso Rifiuti Zero