«La legge sottolinea che in natura non esiste “lo spreco”. In ogni sistema naturale, ciò che viene eliminato da un organismo, come rifiuto, viene utilizzato da un altro come cibo. …
Niente scompare. Si ha semplicemente un trasferimento della sostanza da un luogo all’altro, una variazione di forma molecolare che agisce sui processi vitali dell’organismo del quale viene a fare parte per un certo tempo. …
Una batteria contenente mercurio viene usata e quindi “gettata via”. Ma dove va realmente a finire? Prima trova ospitalità in una pattumiera, poi viene raccolta e bruciata in un inceneritore. Qui il mercurio si riscalda e si trasforma invapori che raggiungono l’atmosfera. Supponiamo che questo mercurio finisca in un lago di montagna; esso si condenserà finendo sul fondo, dove verrà attivato dai batterie convertito in mercurio metile, sostanza solubile che può essere ingerita dai pesci. Il pesce, non sapendolo metabolizzare, lo accumulerà nei propri organi e nella carne. Poi verrà pescato e mangiato dall’uomo, divenendo parte dannosa del suo organismo.
Una delle cause principali dell’attuale crisi ambientale è dovuta al fatto che grosse quantità di materia prima sono state sottratte alla terra, trasformate in nuove forme escaricate nell’ambiente, senza tenere conto della legge che “ogni cosa finisce da qualche parte”. Troppo spesso il risultato è l’accumularsi di quantità dannose di sostanze in luoghi non prescelti dalla natura come loro ultimo destino»
Barry Commoner, Il cerchio da chiudere, 1977, pp 47-48