
Dopo la plastica in mare, quella nei fondali marini, quella nei laghi, quella inglobata nel ghiaccio artico …, ecco arrivare la notizia che nella spiaggia hawaiana di Kamilo la geologa Patricia Corcoran (University of Western Ontario) e Charles Moore (capitano della nave da ricerca oceanografica Alguita) hanno scoperto che i rifiuti di plastica stanno creando nuove rocce.
Le ricerche della University of Western Ontario hanno portato alla scoperta di due tipologie di Plastiglomerati (così è stata chiamata la nuova roccia): in situ e clastica. La varietà in situ è più rara, spiegano i ricercatori, e si forma quando “la plastica si scioglie sulla roccia e viene incorporato nello strato superficiale”. Al contrario nei plastiglomerati clastici si formano vere e proprio strutture rocciose che inglobano conchiglie, coralli, basalto, detriti legnosi e sabbia, incollati insieme dalla plastica fusa. Finora il materiale è stato rinvenuto unicamente nella spiaggia Kamilo, – una delle più inquinate al mondo – ma gli scienziati sospettano che possa essere rinvenuto anche in altre località.
Così la plastica un giorno potrebbe addirittura costituire un marcatore geologico dell’impatto dell’umanità sul pianeta Terra.
Come avevo ipotizzato in altri post la nostra sarà ricordata come l’era della plastica.
Qui maggiori informazioni
http://news.sciencemag.org/earth/2014/06/rocks-made-plastic-found-hawaiian-beach