Comprare casa ad 1 euro si può ma non interessa a nessuno

Per far fronte allo spopolamento e per rilanciare i centri storici disabitati, alcuni comuni italiani hanno messo in vendita le case ad 1 euro. Ma in pochissimi hanno aderito all'iniziativa. Vediamo perchè
Comprare casa ad 1 euro si può ma non interessa a nessuno
COMPRARE CASA A 1 EURO - Alcuni comuni italiani hanno fronteggiato l’impoverimento del territorio e l’abbandono dei centri storici attraverso questa singolare proposta: acquistare le case disabitate ad un euro. Si pensava così di ripopolare i piccoli centri e di aiutare le famiglie in difficoltà ottenendo, in cambio, che rimanessero a vivere nelle case per almeno cinque anni. Purtoppo in pochissimi hanno partecipato. Vediamo perché.
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ABBANDONO DEI CENTRI STORICI - I paesi promotori dell’iniziativa sono stati: Salemi in provincia di Trapani, Gangi in provincia di Palermo e Carrega Ligure in provincia di Alessandria. I comuni di Salemi e Gangi hanno ideato il bando per recuperare immobili abbandonati nei centri storici mentre Carrega Ligure cercava di ripopolare il paese in cui sono rimasti solo 83 abitanti. Ma in pochi hanno partecipato nonostante la cifra per l’acquisto fosse di un solo euro.
GLI IMPEGNI DI CHI ACQUISTA LE CASE - Nei bandi di concorso erano chiare le regole di ammissione alla partecipazione per l’acquisto delle case ad un euro. Ecco quali sono:
  • Pervedere un progetto di ristrutturazione e rivalutazione della casa entro 365 dall’acquisto.
  • Sostenere le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento.
  • Due mesi di tempo per far partire i lavori dal momento dell’ottenimento di tutti i permessi.
  • A garanzia della sicurezza dell’acquisto da parte del compratore, il Comune chiede di stipulare una polizza fideiussoria di 5mila euro della durata di tre anni (che vengono poi rimborsati).
IN GRAN BRETAGNA - In Gran Bretagna a Stoke-On-Trent, 35 case abbandonate sono in vendita ma nessuno le compra e quando il comune adotta una iniziativa simile a quella italiana ci sono più di 600 richieste di acquisto.

fonte: www.nonsprecare.it