Anche il Nord è fortemente compromesso e le
sue terre bruciano come al sud. Quelle pubblicità come la Pomì, che
esaltano la provenienza padana dei suoi pomodori come garanzia, hanno
torto marcio. Tra le risaie del Vercellese, è presente una delle più
grandi discariche di rifiuti nucleari italiani, scarti di quelle
centrali atomiche chiuse nel 1987, ma che continuano ad inquinare
l’aria, la terra e l’acqua.
In quelle zone sono presenti oltre il 90%
delle scorie radioattive prodotte in Italia, e le mura in cemento che
dovrebbero contenere questi scarti nucleari altamente pericolosi, dopo
tanti anni, sono irrimediabilmente danneggiate rilasciando continuamente
liquami radioattivi nelle acque del fiume Dora e nel Po. Nei terreni
circostanti ai depositi nucleari, viene coltivato il riso tra il più
venduto nel mondo.
Anche in Veneto non se la passano bene.
Infatti Porto Marghera è una delle terre più contaminate d’Europa, la
zona è completamente disseminata di impianti, oramai quasi totalmente
dismessi, con scarti e scorie di lavorazione ancora da bonificare.
Un altro caso decisamente preoccupante è Ispra, una cittadina sul
versante lombardo del lago Maggiore, in provincia di Varese. In questa
città per decenni era in funzione una piccola centrale nucleare
dell’Enea, e dove credete che venivano scaricate le scorie ed i
liquami? Direttamente nelle acque del lago. Attualmente nella provincia
di Varese c’è la più alta incidenza di carcinomi mammari, ogni anno si
registrano circa 800 donne affette da questa patologia.
Per concludere in Friuli Venezia Giulia,
una ricerca della Asl di Pordenone parla di acque superficiali “a
rischio contaminazione“, da idrocarburi rinvenuti nelle acque di falda
vicine all’aeroporto militare Usa di Aviano, dove negli anni si sono
registrati casi di rottura delle condotte di carburante. Nel 1998 il
“Centro di riferimento oncologico di Aviano” segnalava che, all’interno
della base americana, a 15 chilometri da Pordenone, il tasso di
radioattività dell’aria era cinque volte superiore alla media italiana.
Quindi possiamo tranquillamente dire che il
Nord non ha nulla di insegnare al Sud, l’unica cosa che potrebbe
tramettere al resto d’Italia è la profonda ipocrisia che le aziende
locali utilizzano per pubblicizzare i propri prodotti alimentari. Lo
smaltimento dei rifiuti riguarda tutta l’Italia.
Fonte: http://quotidianoitalia.it/pianura-padana-rifiuti-tossici-e-nucleari-interrati-come-al-sud/