“Un numero crescente di persone torna a tavola – scrive Gustavo Esteva in Torniamo alla tavola (Asterios) – ne fa il centro della propria vita e da lì organizza il buen vivir“. A guardare ciò che accade in questi giorni nei vicoli del centro storico di Cosenza, viene da pensare che sia davvero così. L’associazione Teatrino Clandestino Sud ha messo su un bizzarro festival di rigenerazione sociale, lo chiamano “Picnic urbano” e si è svolto nel centro di Cosenza domenica 21 e lunedi 22 settembre.È tempo di mettersi in ascolto.
È tempo di fare silenzio dentro di sé.
È tempo di essere mobili e leggeri,
di alleggerirsi per mettersi in cammino.
È tempo di convivere con le macerie e
l’orrore, per trovare un senso. (…)Un’arte clandestina
per mantenersi aperti,
essere in viaggio ma
lasciare tracce,
edificare luoghi,
unirsi a viaggiatori inquieti. (…)Antonio Neiwiller, maggio 1993
Si e' cominciato domenica mattina alle 10 presso la Villa Vecchia comunale: partendo dal suo ingresso di piazza XV Marzo (più nota come piazza Prefettura), dove è stato allestito un grande picnic per pranzare insieme e trascorrere un pomeriggio in compagnia. C'erano un’area “Ristori bimbi”, giochi di logica per tutti, lo spazio della biblioteca Arborea e le letture animate di libri illustrati, da e per bambini, l’area Picnisti Urbani con la lavagna condivisa e uno spazio espositivo.
Lunedì (dalle 16 alle 23) l’appuntamento è stato invece nel Giardino del palazzo Caselli Vaccaro, ai piedi del quartiere Giostra Vecchia: in questo caso è stata condivisa una grande cena. Tra le principali attività proposte: “Scale immobili per un’arte in mobilità”, “La giostra è nel vecchio”, oltre alla proiezione di un video dedicato al progetto “Picnic urbano”.
La due giorni, spiegano da Cosenza, nasce per creare un momento in cui ricomporre le relazioni sociali e dare un volto diverso alla città, in cui mettere in comune saperi e mutuo appoggio, “in un territorio ricco di storia, di arte e di culture qual è la città di Cosenza, al contempo però ancora povero di momenti conviviali”. Del resto chi lo promuove è noto per in città non solo per le inziative su temi sociali, ambientali e teatrali ma anche per un debole verso il concetto del bello. Picnic urbano ha anche promosso una campagna di raccolta fondi, su una piattaforma di crowdfunding, per potere cominciare a pubblicizzare il festival con largo anticipo e per dare allo staff organizzativo tempi e obiettivi da rispettare.
Scrivono quelli di Teatrino Clandestino Sud: “Sapete cos’è il picnic urbano e la tavolata di quartiere? Teatrino Clandestino Sud vi aspetta per scoprirlo insieme! Buona giornata e soprattutto buona capacità di riuscire a restare allegri…”.
Il sito dell’associazione
La pagina facebook di Teatrino Clandestino Sud
fonte: http://comune-info.net