Ciascun italiano nel 2012 ha prodotto 504 kg (ben 32 kg in meno rispetto all’anno precedente) di rifiuti, per un costo medio di gestione di 157,04 euro pro capite. Cresce anche il dato sulla raccolta differenziata che passa dal 37,7% del 2011 al 39,9% del 2012. I rifiuti urbani smaltiti in discarica nel 2012 restano 12 milioni di tonnellate.
Circa il 40% dei nostri rifiuti è costituito da imballaggi. Tutto quello che, infatti, acquistiamo (bibite, prodotti per la casa e per l´igiene personale, conserve, pane, ecc.) per poter arrivare sullo scaffale del supermercato e poi nelle nostre case ha bisogno di essere impacchettato o confezionato. Gli imballaggi però, una volta giunti nelle nostre case e conclusa la propria funzione di "protezione e trasporto", si trasformano in rifiuti da smaltire. Il problema dei rifiuti non si risolve intervenendo solo a valle, su ciò che deve essere smaltito, è necessario cercare di limitare a monte la quantità di scarti prodotti. Come consumatori possiamo scegliere di acquistare merci con meno imballaggi, ricordando che questi rappresentano un costo a carico dell´ambiente in quanto richiedono risorse (energia, acqua, materie prime) per essere prodotti e hanno impatti sulle emissioni di gas serra, sulla biodiversità e salute umana.
Questi alcuni consigli
1. Privilegiare la merce sfusa alla merce confezionata
2. Scegliere detergenti e detersivi ricaricabili (refil)
3. Usare borse di carta o meglio ancora carrelli e borse di cotone
4. Preferire il vuoto a rendere (ad esempio per l'acqua meglio il vetro che il PET)
5. Orientarsi su prodotti imballati semplicemente (non imballaggi dentro imballaggi dentro imballaggi...)
6. Evitare gli imballaggi fatti di tanti materiali diversi (più difficili da riciclare)
7. Preferire le confezioni famiglia alle monodosi
8. Evitare gli usa e getta (ad esempio posate e piatti di plastica, rasoi)
9. Preferire merci fabbricate con materiali riciclati
10. Scegliere prodotti concentrati, con confezioni ridotte.
11. Preferire il giornale elettronico a quello cartaceo.