Nei giorni
scorsi, a causa di un guasto, le acque nere di
una fognatura erano finite nella sorgente della Lupa che rifornisce
l’acquedotto pubblico che serve il paese di Arrone e parte della città di
Terni. Sii lo aveva comunicato il 20 agosto spiegando che l’acqua
contaminata della sorgente non era finita nelle case di arronesi e ternani e
che comunque l’acquedotto sarebbe stato provvisoriamente servito soltanto
dalle acque del Peschiera. La lista civica Aria Pulita interviene però oggi
smentendo Sii e sostenendo che per diversi giorni gli abitanti hanno bevuto
acqua contaminata.
Spiega Aria
Pulita: “Il problema veniva presentato come di piccola entità. Siamo andati a
verificare cosa effettivamente era successo. Abbiamo trovato già iniziati i
lavori di riparazione della fognatura. Lo sversamento non è stato per niente
poca cosa e molto probabilmente non erano pochi giorni che la rottura era
presente, visto la quantità di percolato presente e il fortissimo odore. La
distanza tra la rottura della fogna e la sorgente è all’incirca di 500 metri,
quindi per inquinare la sorgente la fuoriuscita di liquame è stata prolungata
nel tempo e abbastanza copiosa. La prima conclusione è che non è certo per poco
tempo che gli abitanti di Arrone e parte di Terni si sono bevuti acqua
inquinata da batteri fecali. Nessuno sa dire con certezza quanto ma non si
tratta di pochi giorni”.
Proseguono i
rappresentanti della lista civica arronese: “Non essendo chiare le
dichiarazioni da parte del Sii, abbiamo fatto analizzare l’acqua della sorgente
da un laboratorio di analisi certificato. Risultato: l’acqua risulta essere
inquinata da batteri fecali. Si legge nel comunicato stampa diffuso dal
SII che ‘non c’è mai stata diffusione di acqua non potabile nelle abitazioni
del territorio comunale di Arrone. I dati relativi alla dispersione nel terreno
di acqua potenzialmente inquinata vicino alla sorgente della Lupa evidenziano
che il potenziale inquinamento è stato contingente e legato solo al guasto alla
fognatura e che, in ogni caso, l’acqua non potabile non ha fatto in tempo a
diffondersi per via del tempestivo intervento dei tecnici Sii e Asm’. Ci
chiediamo come è possibile quanto affermato. Come hanno fatto ad arginare le
acque della sorgente della Lupa che, risultati delle analisi alla mano, si
rileva essere inquinata. Qualcosa non torna”.
Aria Pulita
critica anche l’atteggiamento dell’amministrazione: “Il Comune di Arrone, nella
veste del vicesindaco quale responsabile della salute pubblica in assenza del
sindaco, ha reagito, a nostro avviso, sottovalutando notevolmente l’importanza
dell’evento, limitandosi all’affissione dell’ordinanza di non potabilità
dell’acqua per usi domestici ed alimentari, vicino a pochi esercizi
pubblici. A quanto riferito da alcuni cittadini, ci sono stati casi di
persone che hanno saputo dell’ordinanza il giorno successivo e alcune zone
interessate non sono state nemmeno avvisate. Inoltre l’acqua è continuata
a sgorgare nei rubinetti delle case, senza che nessuno, per principio
precauzionale, abbia ritenuto necessaria l’interruzione della fornitura di
acqua”.
Per gli
esponenti della lista civica “il grave inquinamento della sorgente della Lupa e
il rischio incorso dai cittadini è frutto di una malagestione del sistema di
approvvigionamento idrico e del territorio. Nessun ente preposto è stato in
grado di prevenire tale disastro. Il fosso di Polino versa in condizioni di
completo abbandono, non viene bonificato da anni. Il Consorzio di bonifica
‘Tevere-Nera’ che fa? Chi ci assicura che nel percorso della fogna non ci siano
altri sversamenti, visto che è impossibile ispezionare il fosso, coperto da
fitta vegetazione?”.
“Questo
disastro ambientale, perché di ambiente si parla, ci deve far riflettere sulla
necessità di un cambiamento nella gestione del territorio, delle risorse
idriche e dei beni comuni in generale. Noi – conclude la lista civica – siamo
vigili e cercheremo sempre di più il coinvolgimento e la partecipazione della
popolazione in questioni di primaria importanza come in questo caso”.
fonte: www.ternioggi.it