Per dare il via libera e dare mandato all'ATI1 di procedere con il bando serve, come richiesto, il benestare di tutti i comuni dell'ATI1. A Gubbio questa cosa non è stata ancora avallata, in puro stile “gagliardesco”, per merito del M5S. Abbiamo letto le delibere del 24 settembre dell'ATI1, che nessuno aveva ovviamente visto né tanto meno letto, sollevando numerosi dubbi e che presentavano una serie preoccupante di interrogativi allarmanti. Prima di tutto un contratto oneroso (di ben 15 anni!!!!!!!!), che vale 300 milioni di € e che sicuramente andranno a discapito dei soliti “cittadini” che si vedranno sensibilmente aumentare la famigerata “TARI”.
E pensare che bastava e basta applicare la Direttiva Europea su Rifiuti 2008/98/CE senza inventarsi niente visto che le “best practices” in tema di gestione dei rifiuti ci sono e vanno tutte nella direzione della “strategia rifiuti zero” che tanto viene sbandierata in campagna elettorale da tutti i partiti politici e puntualmente disattesa. Da notare poi che si trovano proprio nel nostro paese i migliori esempi in questo campo. Sta di fatto che il nostro comune e soprattutto le vecchie amministrazioni hanno commesso errori inenarrabili a tale proposito senza cognizione di causa, ma come si suol dire in questi casi “Errare è umano ma perseverare è diabolico”!!! Il tutto condito dalle leggi regionali, che vanno in totale contrapposizione alle regole comunitarie, sino alla decisione ultima del Consiglio regionale che considera di fatto un combustibile il rifiuto (CSS) e ne delibera la produzione ma non l'incenerimento. Mah! Abbiamo posto tutte le nostre preoccupazioni e dubbi nella nostra ultima interrogazione alla giunta comunale ponendo una serie di precise domande per le quali stiamo ancora attendendo risposta. Il nostro augurio è che finalmente, anche rischiando, l'amministrazione prenda decisioni che vadano nella direzione giusta per l'interesse di tutta la comunità e che salvaguardino Ambiente, Salute e non ultimo che ci risparmino un nuovo aumento delle tasse. Appena riceveremo le tante risposte incluse nella nostra interrogazione pubblicheremo quanto ricevuto e dovuto.
Intanto proprio ieri è arrivata la condanna della Corte di Giustizia UE all’Italia sui rifiuti. La multa è salatissima: 42,8 milioni di euro. La condanna è arrivata perché Roma non si è adeguata alla direttiva europea sullo smaltimento e il recupero. "Violato in modo persistente l'obbligo di recuperare i rifiuti o di smaltirli senza pericolo per l’uomo o per l’ambiente". Il tribunale del Lussemburgo ha infatti condannato l’Italia a sanzioni per inadempienza alle direttive comunitarie sui rifiuti. Oltre a una somma forfettaria di 40 milioni di euro, la Corte ha deciso che Roma, fino al momento in cui avrà dato piena esecuzione a una precedente sentenza del 2007, dovrà pagare una penalità di 42,8 milioni di euro per ogni semestre di ritardo nell’attuazione delle misure necessarie.
Infine segnaliamo anche un’ottima notizia giunta da Spoleto dove il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità la Mozione avente come oggetto “adesione del Comune di Spoleto alla Strategia Rifiuti Zero” presentata dal Movimento 5 Stelle. Nella mozione si chiedeva ufficialmente l’adesione del nostro comune alla Strategia Rifiuti Zero per la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti al fine di razionalizzare tutto il ciclo dei rifiuti e quindi anche la spesa del cittadino.
fonte: www.livegubbio.it