Manca
solo 1 °C al punto di non ritorno del riscaldamento globale, mentre la
concentrazione di CO2 in atmosfera ha superato la soglia critica di 400
ppm
Il riscaldamento globale
quest’anno supererà la soglia psicologica di 1 °C sopra i livelli
preindustriali, mentre nel 2014 i livelli della CO2 in atmosfera hanno
oltrepassato il limite critico delle 400 parti per milione
(ppm). Queste due notizie, sono appena uscite insieme. Le fonti: Met
Office britannico e Organizzazione meteorologica mondiale. Rappresentano
una sirena d’allarme per il mondo intero, quando mancano poco più di
due settimane alla COP 21 di Parigi. In quella sede, i delegati di 196
Paesi dovranno cercare un accordo per contenere l’aumento delle
temperature globali al 2100 entro i 2 °C. Al momento, non ci stanno
riuscendo, e vi è un crescente scetticismo sulla possibilità che la
Conferenza ONU sul clima produca un trattato internazionale vincolante e
sufficientemente ambizioso. Tutti gli studi che hanno analizzato gli
impegni dei partecipanti sui cambiamenti climatici, sono giunti alla
stessa conclusione: i piani nazionali per il taglio delle emissioni sono insufficienti.
Se non verranno rivisti al più presto, le temperature globali saliranno
di 3 °C entro la fine del secolo, livello al quale l’impatto di eventi meteorologici estremi potrebbe rivelarsi davvero catastrofico.
Quest’anno, a giocare contro i tentativi di limitare i danni da noi stessi prodotti, c’è anche El Niño,
fenomeno climatico quinquennale che si verifica nel Pacifico con
effetti devastanti sui Paesi poveri. «Abbiamo avuto eventi naturali
simili in passato – ha detto
Stephen Belcher, direttore del Met Office Hadley Centre – ma questa è
la prima volta che raggiungiamo il tetto di 1 °C ed è chiaro che è
l’influenza umana a guidare il nostro clima in territori inesplorati».
«Ogni anno diciamo che il tempo sta per scadere – ha dichiarato il
segretario generale dell’OMM, Michel Jarraud, in un comunicato – Dobbiamo agire ORA
per ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra, se
vogliamo avere la possibilità di mantenere l’aumento delle temperature a
livelli gestibili».
Il maiuscolo utilizzato in un comunicato
ufficiale, denota l’urgenza che l’organizzazione cerca di comunicare ai
leader mondiali in vista della COP 21. Il contributo di El Niño farà sì
che il muro delle 400 ppm di CO2 in atmosfera verrà permanentemente
superato nei prossimi mesi. Ciò significa «più alte temperature globali,
un aumento degli eventi meteorologici estremi come ondate di calore e
inondazioni, scioglimento dei ghiacci, l’innalzamento del livello del
mare e una maggiore acidità degli oceani. Questo sta già accadendo, e ci stiamo muovendo in un territorio inesplorato a una velocità spaventosa», ha specificato Jarraud.
Anche i livelli di altri due importanti
gas serra di origine antropica, il metano e il protossido di azoto
(NOx), hanno seguitato a crescere nel 2014, raggiungendo rispettivamente
le 1.833 parti per miliardo (ppb) e le 327,1 ppb.
fonte: www.rinnovabili.it