M5S: “I proprietari di impianti fotovoltaici sono nel caos per l’ennesimo provvedimento mal programmato e mal predisposto”
Era il 7 ottobre quando il GSE diede l’annuncio agli operatori d’aver iniziato la sospensione degli incentivi al fotovoltaico “non a norma”. E la norma in questo caso prevedeva che entro il 30 aprile 2015
tutti gli impianti con potenza complessiva superiore a 6 kW, connessi
alla rete di Bassa Tensione ed entrati in esercizio entro il 31 marzo
2012, e quelli di potenza fino a 50 kW, già connessi alla rete di media
tensione, si adeguassero alla prescrizioni dell’Allegato A.70 del Codice di Rete.
Si tratta di modifiche alla taratura dell’inverter e/o installazione di
un dispositivo di interfaccia esterno, la cui eventuale mancanza in
questi quattro mesi (dal 30 aprile all’inizio di settembre) è stata segnalata al GSE dalle imprese distributrici competenti.
Ai proprietari degli impianti “non adeguati” si stanno di
fatto sospendendo gli incentivi in quanto risulterebbe un mancato
allineamento tra i dati riportati sui portali dei distributori di rete,
inseriti precedentemente dagli stessi proprietari, con quelli in
possesso del GSE.
L’intervento ha suscitato critiche fin da subito; critiche
su cui tornano oggi a puntare i riflettori i deputati del M5S della
Commissione Attività produttive che hanno presentato, contestualmente, un’interrogazione al Ministero dello sviluppo economico.
«I proprietari di impianti fotovoltaici sono nel caos per l’ennesimo
provvedimento mal programmato e mal predisposto che sta mettendo in
difficoltà un settore già bistrattato e che invece dovrebbe anzi essere
il fiore all’occhiello del nostro sistema di produzione energetico».
Per ovviare alla sospensione,
suggeriscono i parlamentari, si dovrebbe provvedere alla registrazione
sul portale “produttori” del produttore e dell’impianto in questione,
adeguare correttamente l’impianto alla normativa vigente e aggiornare la
documentazione (in particolare il regolamento di esercizio).
«Dato che – spiega Davide Crippa,
M5S, primo firmatario dell’interrogazione – anche quando le operazioni
siano state portate a termine correttamente bisognerebbe comunque
attendere il sopralluogo del proprio distributore di rete per poter
vedere ripristinati gli incentivi, vorremmo sapere quali sono le
tempistiche con cui Enel sta gestendo questa emergenza e se la struttura
a servizio di questa attività sia idonea e strutturalmente pronta.
Chiediamo quindi al ministro di verificare queste informazioni e
soprattutto di agire, per ripristinare gli incentivi e dare respiro a un
settore come sempre bistrattato».
fonte: www.rinnovabili.it
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