In relazione ad una nota di Apla Parma (clicca qui), che
evidenzia aumenti fino al 20% per le utenze non domestiche sulla tassa
sui rifiuti dal 2012 ad oggi, si fa notare che gran parte di questi
incrementi sono dovuti ad azioni del governo centrale e non al
cambiamento del modello di raccolta, che anzi potrà produrre dei
risparmi per le utenze più virtuose.
E’ infatti nel 2013 che il governo Letta
ha emanato il DL 35/2013 che faceva passare da tariffa a tributo il
pagamento del servizio di gestione rifiuti, con molteplici effetti
negativi.
Per effetto del tributo le utenze non
domestiche hanno visto incrementare le proprie bollette del 10% per
l’impossibilità di scaricare l’IVA, mentre pure le utenze domestiche
hanno subito l’effetto di un incremento del costo del servizio dovuto al
fondo per il contenzioso e non riscosso, che tutti i Comuni hanno
dovuto aumentare per mettere in sicurezza le casse pubbliche.
Altro effetto di non poco conto, è
che, mentre prima del 2013 circa il 45% delle utenze nel nostro Comune
avevano la domiciliazione bancaria dei pagamenti della bolletta, oggi
con il passaggio al tributo si è dovuti obbligatoriamente passare alla
riscossione con modello F24, con non pochi ritardi nelle scadenze di
pagamento, che prima avvenivano in modo assolutamente automatico.
In aggiunta a ciò il Comune di Parma
aveva attuato una serie di agevolazioni negli anni 2014 e 2015,
riducendo il coefficiente di calcolo della tassa per alcune categorie
commerciali con sconti tra l’8 e il 27% destinati al piccolo commercio,
approfittando di una possibilità fornita dalle norme di variare i
coefficienti delle utenze non domestiche di più o meno 50% rispetto alle
tabelle standard. Anche in questo caso però il governo sembra non voler
rinnovare questa norma scaduta nel 2015 per gli anni a venire con
possibili ripercussioni negative per queste categorie (ristoranti, bar,
edicole, tabaccai, negozi di abbigliamento, etc).
“Ho portato queste istanze
all’attenzione dell’ultima commissione ambiente ANCI svoltasi a Roma il 2
dicembre scorso (commissione in cui è stato recentemente nominato
presidente il nostro Sindaco) – fa sapere l’assessore Gabriele Folli –
incassando l’approvazione dei colleghi presenti e l’impegno del delegato
a portare all’attenzione di governo e parlamento emendamenti dedicati a
queste tematiche sulla legge di stabilità di prossima approvazione o su
altri strumenti legislativi che impediscano di gravare ulteriormente su
categorie già fortemente vessate negli anni scorsi”.
Comune di Parma
Ufficio stampa
fonte: http://www.parmadaily.it
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