Rossano Ercolini confermato direttore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori

Rossano Ercolini, direttore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori appena riconfermato dall’amministrazione ha presentato martedì 29 dicembre alle ore 21 presso la Sala Riunioni del Comune di Capannori il programma di lavoro di un Progetto che dall’ambito locale, cercando di connettere diversi distretti economici toscani intende promuovere le buone pratiche di economie a rifiuti zero, a chilometro zero o a filiera corta e a emissioni zero.
E' stato inoltre rendicontato un investimento di 20.000 euro svolto nel 2010 dalla amministrazione comunale che ha portato il Centro di Ricerca RZ a indirizzare sul territorio  un milione e quattrocentomila euro (derivanti da almeno tre Progetti remunerati dall’Unione Europea)  oltre ad una visibilità mai goduta dalla comunità di Capannori divenuta capofila delle buone pratiche di gestione di rifiuti in Europa come testimoniato da articoli del “The Guardian”, El Pais”, da “Le Monde” e in ultimo dalla televisione francese che prima dell’incontro mondiale COP 21 ha mandato in onda un documentario intitolato “La mia vita a Rifiuti Zero” che si conclude con la visita al Centro di Ricerca RZ del Comune di Capannori, unico in Europa che si occupa dell’analisi del Rifiuto urbano residuo-RUR- dopo le raccolte differenziate.
Rossano Ercolini ha presentato Marta Ferri, giovane antropologa e attivista di Rifiuti Zero che recentemente ha trascorso un mese in Cina nell’ambito di un progetto di gemellaggio (su designazione di Zero Waste Italy)  incaricata di rappresentare il riferimento logistico di un progetto che ha il compito di connettere esperienze quali il Progetto Life Plus “Ecopulplast” promosso dalla industria cartaria e da ZW Europe (con capofila l’azienda plastica Selene), Effecorta, il Villaggio di Riparazione-Riuso D’Accapo, la catena dei negozi e filiera corta  Effecorta, Hacking Labs per la riparazione dei computers e per il recupero dei metalli contenuti nei RAEE (Rifiuti Elettrici ed Elettronici) e Funghi Espresso con  i Centri di Ricerca Privati ed Universitari coinvolti nelle singole iniziative citate.
L’obiettivo, oltre a quello di stimolare investimenti e start up in grado di promuovere soprattutto impresa ed occupazione locale è quello di connettere alcuni distretti economici toscani con attività non manifatturiere come quelle legate alla agricoltura di qualità, alla ristorazione, alla accoglienza turistica.
L’incontro, aperto a tutti, oltre a consentire un bilancio della esperienza quasi a costo zero del comune ha permesso di fare il punto sulle politiche di riduzione dei rifiuti a livello locale e sui casi studi aperti (da quello sulle capsule del caffè e sulla valorizzazione dei fondi del caffè a quello del recupero dello scarto di pulper) e circa altri aspetti ambientali del territorio.

http://www.zerowasteitaly.org/