Ai combustibili fossili 'sussidi' per 10 mln dlr al minuto
Fmi, nel 2015 governi pagheranno 5.300 miliardi di dollari
Le compagnie che producono combustibili fossili ricevono di fatto
l'equivalente di 10 milioni di dollari al minuto di 'sovvenzioni', pari a
5.300 miliardi di dollari l'anno. E' la stima fatta dal Fondo monetario
internazionale includendo anche le cifre date dai governi alle
compagnie al netto delle tasse e i costi non pagati da chi inquina per
bruciare carbone, olio e gas. La cifra di 5.300 miliardi di dollari,
definita 'scioccante' dal Fmi, nel 2015 supererà quella della spesa
sanitaria di tutti i governi del mondo e rappresenterà il 6,5% del Pil
mondiale.
Secondo il Fmi, il combustibile che riceve le
maggiori sovvenzioni, a causa degli alti danni ambientali che produce e
per il fatto che nessun Paese metta in atto accise significative sul suo
consumo, è il carbone, con poco più della metà del totale. Il petrolio,
dato il suo grande uso per i trasporti, ottiene un terzo dei sussidi e
il gas il resto. La Cina è il Paese che fornisce la maggior parte di
queste sovvenzioni (2.300 miliardi di dollari), seguita da Usa (700
miliardi) e Russia (335 miliardi). L'Unione europea riconosce invece
sussidi per 330 miliardi.
Secondo il Fmi, l'impatto fiscale,
ambientale e sul welfare di una riforma di questi finanziamenti potrebbe
essere enorme: eliminare le sovvenzioni nel 2015 potrebbe aumentare le
entrate dei governi di 2,9 miliardi di dollari (3,6% del Pil mondiale),
tagliare le emissioni globali di carbonio di oltre il 20% e ridurre del
55% le morti premature legate all'inquinamento dell'aria salvando così
1,6 milioni di vite ogni anno.
Lo studio, inoltre, sottolinea
come sovvenzionare i combustibili fossili scoraggi gli investimenti per
efficienza energetica e rinnovabili.
fonte: www.ansa.it