Smog: ha vinto la lobby delle automobili!

smog Milano

Il 03 febbraio 2016, il Parlamento Europeo, chiamato su raccomandazione della Commissione ambiente a porre il veto sulla decisione con cui il 28 ottobre 2015 il Comitato Tecnico sui Veicoli a Motore  (TCMV) ha  più che raddoppiato il livello di NOx ammissibile per i diesel Euro 6 fino al 2020 e elevati poi del 50%, non ha raggiunto la maggioranza necessaria a rigettare la decisione del TCMV ed i livelli NOx per i veicoli Diesel sono stati in pratica stravolti.
Lo scenario che si disegna dopo questa mattina evidenzia la gravissima responsabilità del nostro governo che in sede Europea – nell’ambito TCMV - aveva proposto un innalzamento ancora superiore[1] dei limiti e che recentemente ha fatto pressioni sui nostri parlamentari perché non ponessero il veto alla decisione la cui legittimità istituzionale era fra l’altro stata esclusa da un autorevole parere.
In base all’Environmental Performance Index pubblicato pochi giorni fa dall’Università di Yale l’Italia è al 167 posto su 180 paesi al mondo per il livello di esposizione della popolazione all’NO2. L’NO2 nelle nostre città deriva in grandissima proporzione dalle emissioni NOx dei veicoli diesel che inoltre, combinandosi con i composti organici volatili, contribuisce alla formazione del PM2.5 e dell’ozono.
L’NO2 è un gas che provoca gravi danni alle membrane cellulari a seguito dell’ossidazione di proteine e lipidi (stress ossidativo) e riacutizza le malattie infiammatorie croniche delle vie respiratorie, quali bronchite cronica e asma, riduce la funzionalità polmonare, ed è fortemente indiziato di provocare danni all’apparato cardio-vascolare inducendo patologie ischemiche del miocardio, scompenso cardiaco e aritmie cardiache. Infine, ma non ultimo, un recentissimo ed importante studio italiano [1] riconduce all’esposizione del feto all’NO2 in gravidanza una riduzione significativa dello sviluppo cognitivo dei bambino. 
Queste sono le misure strutturali che ci si deve attendere dal governo di un paese che ha il peggior numero di morti premature in Europa da inquinamento atmosferico e 23000 anno circa solo per l’esposizione all’NO2. Inutile che i nostri Ministri facciano annunci di buone intenzioni di politiche interne – già esse ormai poco credibili per il reiterato inadempimento – se le politiche europee dell’Italia che davvero governano i cambiamenti strutturali vengono abbandonate alle bramosie di quella o quell’altra lobby”.
Non si azzardi d’ora in poi il nostro Governo a difendersi nella procedura Europea di infrazione in corso per violazione dei limiti sull’NO2 in corso lamentando che le emissioni di NOx dei diesel sono fuori controllo.
E’ ora che ognuno faccia il suo mestiere, con trasparenza e assunzione di responsabilità.
E la politica deve difendere i cittadini, non gli interessi di pochi.  Da quello che è accaduto oggi l’Italia, per il comportamento tenuto nella negoziazione dei test auto RDE ed il numero dei parlamentari convinti a non porre il veto, non può tirarsi fuori.
Cittadini per l’Aria Onlus chiede una riunione urgente sulle politiche dell’aria in Europa per l’Italia che, come dimostra la relazione  presentata oggi alla Commissione Ambiente della Camera  dal sottosegretario Gozi, non viene evidentemente considerata un tema degno di essere trattato con la necessaria attenzione e dedizione e che, al contrario, sono cruciali perché l’Italia esca dalla morsa dell’inquinamento atmosferico.
I prossimi mesi saranno importantissimi per le politiche dell’aria e il Governo Italiano può e deve dare una svolta. Nell’interesse dei cittadini che, non potendo scegliere l’aria che respirano, alla fine sono quelli che pagano il conto.

Ps: Segnaliamo che i dati della votazione di oggi sono pubblici
Questi i nomi dei parlamentari europei italiani che hanno votato contro il veto: GIOVANNI LA VIA, RAFFAELE FITTO, MARA BIZZOTTO, MARIO BORGHEZIO, GIANLUCA BUONANNO, LORENZO FONTANA, MATTEO SALVINI, LORENZO CESA, SALVATORE CICU, ALBERTO CIRIO, LARA COMI, HERBERT DORFMANN,  ELISABETTA GARDINI, FULVIO MARTUSCIELLO, BARBARA MATERA,  ALESSANDRA MUSSOLINI, ALDO PATRICIELLO, SALVO POGLIESE,  MASSIMILIANO SALINI,  ANTONIO TAJANI.
E questi si sono astenuti:  SIMONA BONAFE', CATERINA CHINNICI, SILVIA COSTA,  MICHELA GIUFFRIDA, LUIGI MORGANO.
[1] Si legge testualmente nelle conclusioni della nostra delegazione nel TCMV “per seguire un approccio bilanciato che tiene in conto le esigenze ambientali e di salute e salvaguarda i recenti investimenti Euro 6 sulla calibrazione del software occorre adottare un fattore di conformità non inferiore a 3 per il primo periodo. Con riferimento allo studio del JRC, ciò significherebbe che il 60 % dei test che oggi violano i limiti emissivi NOx rientrerebbero nel nuovo limite”.

Ritratto di Cittadini per l'aria
http://www.cittadiniperlaria.org