Comuni Virtuosi, dove la politica dal basso migliora la qualità della vita

Comuni Virtuosi, dove la politica dal basso migliora la qualità della vita
Gestione sostenibile del territorio, attuazione di politiche green per  valorizzare con progetti  concreti le diverse realtà locali, ma anche responsabilizzazione e partecipazione attiva  dei cittadini all’amministrazione dei Comuni,  grazie a stili di vita consapevoli e buone pratiche. Sono solo alcune delle linee guida dell’Associazione dei Comuni Virtuosi, rete formata da  enti locali governati da amministratori lungimiranti che si mettono in gioco.

I Comuni Virtuosi condividono esperienze consapevoli

L’Associazione nasce nel 2005 su iniziativa di quattro Comuni: Colorno, Vezzano Ligure, Monsano e Melpignano.

Comuni Virtuosi, fare politiche è guardare al futuro con consapevolezza
“L’idea – spiega Marco Boschini, coordinarore dell’associazione – ha avuto origine dalla necessità di confrontare  in maniera organizzata le buone pratiche ambientali sperimentate dai rispettivi Enti sul proprio territorio. Il Comune Virtuoso è infatti una realtà locale dove gli amministratori si mettono in gioco per cambiare  il modello di sviluppo, trovando nella propria comunità un partner e complice naturale. Fare politica significa, o dovrebbe significare, capacità di vedere il futuro, sperimentando nel presente azioni concrete sostenibili, ed è quello che cerchiamo di fare”.

Migliorare l’ambiente significa salvaguardare la vita

Centro dell’azione politica e amministrativa dei Comuni Virtuosi è sicuramente la questione ambientale, intesa sotto ogni aspetto: la qualità della vita, del paesaggio,  dell’ ambiente, ma anche  la storia e la cultura del territorio.
“È arrivato il momento di cambiare radicalmente rotta – prosegue Marco -. Lo rivelano  tutti gli indicatori economici e le statistiche, ma anche e soprattutto i cittadini che vivono un peggioramento progressivo del proprio tenore di vita. I grandi temi apparentemente lontani legati al global warming si evidenziano a livello locale in un concreto calo del benessere collettivo. Occorre inventarsi, dal basso, nuove politiche di sostenibilità ed inclusione sociale, perché come ci ha ricordato anche Papa Francesco nella Lettera Enciclica Laudato si’, la crisi ambientale si lega indissolubilmente alla crisi sociale”.

Comuni virtuosi non si nasce, si diventa!

Quando un Comune può considerarsi virtuoso e quindi richiedere l’iscrizione? Al di là degli aspetti formali è essenziale  aderire ai principi dell’Associazione scegliendo così di coinvolgere l’intera comunità, a tutti i livelli.

Comuni Virtuosi, il rilancio del territorio passa anche per la mobilità sostenibile
“Per iscriversi alla rete – spiega Marco – l’ente locale deve promuovere sul proprio territorio uno o più progetti concreti che rientrino nelle cinque linee guida del nostro Premio Nazionale Comuni a 5 stelle  il programma si sviluppa appunto in cinque punti:  gestione del territorio, quindi opzione cementificazione zero, recupero e riqualificazione delle aree dismesse, progettazione e programmazione del territorio partecipata, bioedilizia; impronta ecologica della macchina comunale, cioè sviluppare un’efficienza energetica, favorire acquisti verdi, instituire mense biologiche; rifiuti perciò organizzare una  raccolta differenziata porta a porta spinta, intraprendere progetti per la riduzione dei rifiuti e riuso; mobilità sostenibile quindi incoraggiare lo sviluppo di car-sharing, car-pooling, traporto pubblico integrato, scegliere  carburanti alternativi al petrolio e quindi meno inquinanti; nuovi stili di vita che consiste nell’ assecondare tutti quei progetti che hanno come scopo lo stimolo nella cittadinanza di scelte quotidiane sobrie e sostenibili come auto-produzione, filiera corta, cibo biologico e di stagione, sostegno alla costituzione di gruppi di acquisto, turismo e ospitalità sostenibili, promozione della cultura della pace, cooperazione e solidarietà, disimballo dei territori, diffusione commercio equo e solidale, autoproduzione, finanza etica”.

Gestione dei rifiuti, un problema da risolvere a monte

Un intero articolo delle finalità statuarie dell’Associazione  è dedicato alla gestione dei rifiuti, una problematica che tuttora fa passare notti insonni a molte pubbliche amministrazioni in Italia.

Alcuni Comuni Virtuosi sono stabilmente oltre il 90 per cento di raccolta differenziata
“Dal nostro punto di vista – racconta Marco -,  la soluzione  è da ricercare in due concetti: rifiuti zero ed economia circolare  perciò introduzione del sistema porta a porta spinto dei rifiuti, tariffazione puntuale, progetti per la riduzione a monte della produzione. Fanno parte della rete Comuni che sono stabilmente oltre il 90% di raccolta differenziata , con una produzione pro capite di indifferenziato che non arriva ai trenta chili anno. Altro che discariche e inceneritori…”.

Cresce il numero dei Comuni iscritti, ma le grandi città…

Ad oggi il numero degli enti virtuosi è in crescita anche se  geograficamente distribuiti soprattutto nelle Regioni del Settentrione e del Centro Italia .
“Ormai andiamo verso i cento comuni – evidenzia Marco -, abbastanza equamente distribuiti in tutte le regioni del Nord, con una presenza maggiore in Emilia Romagna, Lombardia,  e al Centro soprattutto nelle Marche. Da qualche anno anche le città di medie dimensioni hanno iniziato ad investire in  progetti di sostenibilità concreti. Recentemente  abbiamo accolto nella rete città importanti come Parma e Forlì. Roma, Napoli, e tutte le altre grandi città italiane, potrebbero tranquillamente diventare virtuose: non è vero che certi progetti possono essere realizzati solo nei piccoli centri , è  solo una questione di volontà politica, e di visione.

Iniziative e premi per valorizzare il territorio

Per stimolare i Comuni a intraprende sempre più progetti  volti al miglioramento e alla valorizzazione del territorio sono state istituite una serie di iniziative e di premi.

I Comuni Virtuosi dal 2005 attuano politiche sostenibili dal basso per il rilancio del territorio
“Tra le nostre principali iniziative – conclude Marco – ci sono la Borsa di Studio Dario Ciapetti, il Premio dei Comuni Virtuosi, la collana l’Italia Migliora e  il Festival della Lentezza. La borsa di studio si rivolge a tutti i neo-laureati italiani, studiosi delle tematiche ambientali, e vuole ricordare Dario Ciapetti, sindaco di Berlingo, scomparso prematuramente. Il Premio Comuni Virtuosi è uno strumento per scovare in giro per l’Italia singole progettualità di eccellenza nel campo della sostenibilità, ed è aperto a tutti i Comuni d’Italia. L’Italia migliora è invece una collana editoriale inaugurata nel 2015 in collaborazione con la casa editrice EMI, ed è pensata per presentare e raccontare alcuni dei nostri progetti migliori sperimentati nei comuni virtuosi della rete. Infine il Festival della Lentezza è un manifestazione che ha come scopo quello di riflettere sul nostro tempo e sull’impiego che ne facciamo”.



fonte: http://lafame.net