Comitato Verde Pian d’Assino: “Le norme della Regione sulle biomasse in contrasto con il diritto europeo”
PERUGIA – «Le norme della Regione sulle biomasse sono in contrasto con il diritto europeo». Questo è quanto emerso dalla conferenza stampa del Comitato Verde Pian d’Assino, che si è tenuta venerdi 8 aprile, nel palazzo della Provincia, con il preciso scopo di comprendere e spiegare quali sono stati i principi della sentenza.
«La sentenza 266 del 2016 del Tar dell’ Umbria ha bloccato la realizzazione di una centrale a biomasse nel sito di Pian d’Assino, ponendo una serie di problematiche per le pubbliche amministrazioni – hanno spiegato i membri del Comitato – Proprio le pubbliche amministrazioni non possono ignorare questa sentenza dove c’è un riconoscimento del principio del diritto comunitario su quello regionale. Con tale pronuncia viene pertanto recepita la direttiva europea del 2011 che contrasta con la normativa regionale. Questo crea un importante precedente, i comuni umbri sono quindi tenuti ad applicare la normativa europea disapplicando la normativa regionale umbra nella parte in cui prevede che gli impianti a biomasse siano assoggettati a valutazione di impatto ambientale solo se hanno una potenza elettrica superiore ad 1 megawatt (Mw), senza tenere conto degli altri criteri. Il Comitato aveva più volte in passato fatto presente a Comune, Regione, Provincia gli aspetti evidenziati dalla sentenza del Tar. Ricordiamo infatti che il progetto che si sarebbe dovuto realizzare a Pian d’Assino (una zona che è già fortemente compromessa e che andrebbe costantemente monitorata) prevedeva un impianto di potenza al di sotto di 1 Mw e pertanto sottoposto ad una procedura semplificata e non a procedura di impatto ambientale come richiesto dalla normativa europea. Qualora gli enti comunali continuassero ad applicare la normativa regionale in questione, l’Unione Europea potrebbe riaprire la procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano per violazione della direttiva sulla valutazione di impatto ambientale e disporre pesanti sanzioni economiche. Per evitare una possibile situazione di incertezza giuridica per i Comuni, per i cittadini e per le imprese, la Regione Umbria dovrebbe immediatamente intervenire abrogando la parte del regolamento regionale in contrasto con il diritto europeo, evitando così danni all’ambiente e ai cittadini e far sì che lo sviluppo del settore delle energie rinnovabili sia conforme al diritto dell’Unione europea.
Questo importante risultato è avvenuto grazie a questo piccolo comitato e a tutte le persone che lo compongono, unite per salvaguardare il proprio territorio e la salute dei suoi abitanti».
fonte: http://atvreport.it/attualita/comitato-verde-pian-dassino/
NB: lunedì 11 aprile alle ore 21 presso il cva di Pian d'Assino si terrà la riunione del comitato