
Ricordate Gramigna, la mappa degli orti urbani e degli spazi verdi di Bologna?
Negli ultimi tempi i progetti legati agli orti in città sono cresciuti e
ora sta prendendo vita un’iniziativa molto interessante. Si tratta di Ort-Attack. Gli ideatori del progetto ci hanno raccontato la sua nascita e l’impegno per farlo crescere.
All’interno dei Giardini Margherita di Bologna, in pieno centro storico, è nato un community garden su un terreno del Comune concesso in uso ai cittadini e alle realtà che gravitano attorno a questo spazio.
Il progetto non riguarda soltanto la nascita di un orto in città. Infatti Ort-Attack si presenta come una proposta educativa legata all’arte e all’innovazione. Vuole coinvolgere le scuole di Bologna e alcuni artisti per dare vita ad una vera e propria trasformazione che incida in modo positivo a livello sociale e educativo.
“L'idea di avviare questo Community
Garden nasce a settembre 2015 quando come Kilowatt abbiamo ridato vita a
un vecchio orto comunale nell'ambito di un percorso di rigenerazione
urbana dentro le Serre dei Giardini Margherita. Con Gramigna e Archilabò
abbiamo pensato potesse essere utile metterlo a disposizione della
città proponendo al Comune di Bologna un patto di collaborazione nel
quale coprogettare con i cittadini il modello da creare. Abbiamo fatto
una call e l'adesione è stata altissima, si è formato così un gruppo di
cittadini, di tutte le età, sempre aperto a nuove adesioni” – ci ha spiegato Samanta Musaro di Kilowatt Bologna.
Con l’aiuto di artisti, insegnanti e ragazzi dei licei bolognesi, ecco che Ort-Attack si propone come un modello educativo nuovo e partecipato,
digitale e molto concreto nello stesso tempo. L’orto e l’arte sono al
centro, insieme ai social network e alle nuove tecnologie per facilitare
la comunicazione con i ragazzi.
Gramigna si occupa del progetto a fianco di Kilowatt a partire dalla nascita del community garden dei Giardini Margherita.
Secondo Gramigna, l’orto è libertà,
cioè poter sperimentare una dimensione di vita quotidiana in cui non è
necessario entrare in un negozio con del danaro per procacciarsi il
cibo, un’esperienza rivoluzionaria nella nostra società:
“Osserviamo con interesse la magia
che scaturisce negli occhi di chi scopre un mondo “vagamente rurale”
come quello di un parco cittadino, e riviviamo la felicità che si prova a
scoprire le meraviglie dell’orto. E’ indifferente la dimensione della
superficie da zappare, per Gramigna anche il davanzale può diventare un
orto di tutto rispetto. La nascita di una community garden all’interno
del parco più grande e antico della città, è un progetto che vogliamo
agevolare e sostenere con forza e passione”.
Per gli studenti delle scuole superiori di Bologna Ort-Attack diventa l’occasione per partecipare ad un progetto di alternanza scuola-lavoro. Ecco cosa ne pensa la prof. Teresa Ribuffo dell'ISART:
"Ort-attack è un progetto educativo
sperimentale di alternanza scuola lavoro che da subito ha appassionato
me ed i miei alunni, i ragazzi di 3° m e 3° I del liceo artistico
Arcangeli. In questo particolare momento sociale è importante innescare
la partecipazione attiva da parte degli adolescenti per la
riqualificazione e la riappropriazione del territorio, gli allievi hanno
avuto con questo progetto l' occasione di partecipare ad un percorso
inclusivo che mette al centro l’arte e la coltivazione come occasioni di
creazione di relazioni, formazione e benessere. Nella fase progettuale
in classe ci siamo ispirati ad opere di artisti e scultori come Duchamp,
Ceroli, Giacometti e Pistoletto ma pensato sopratutto ad opere
ecologiche e sostenibili legate al simbolismo dei luoghi".






Il progetto coinvolgerà direttamente gli studenti
per trovare le migliori soluzioni nella cura e nel mantenimento
dell’orto, come ci racconta il prof. Giovanni Santandrea dell'Istituto
Aldini Valeriani:
“Gli studenti e gli insegnanti sono
coinvolti in un avventuroso esercizio di “problem solving” per dare una
risposta creativa e innovativa alle esigenze della community delle Serre
dei Giardini. Affrontare un problema di questo tipo stimola l’utilizzo
delle conoscenze e competenze tradizionali unite a tante competenze
trasversali che in questi casi diventano fondamentali. Per ora abbiamo
sviluppato e realizzato tramite stampante-3D i contenitori dei sensori
che andranno a presidiare le condizioni di umidità del terreno, stiamo
predisponendo la connettività dei sensori alla centralina, che
registrerà anche una serie di dati utili a monitorare il corretto
funzionamento dell’impianto di irrigazione".
Per supportare il progetto Ort-Attack è nata una campagna di crowdfunding su School Raising a cui potete dare il vostro sostegno in modo che l’iniziativa prenda vita. Qui maggiori informazioni.
Per scoprire il progetto Ort-Attack, guardate il video.
fonte: www.greenme.it